Tumore al seno: 41mila screening, 3 giorni di attesa per chi ha sintomi

15 Giugno 2015 11:58

ausl

A Piacenza sono circa 41mila le donne che vengono sottoposte, ogni anno e gratuitamente, allo screening mammografico ed altri esami diagnostici per prevenire, contrastare e combattere il tumore al seno. Gli esami si effettuano presso il Centro salute donna di piazzale Torino. Grazie a questi accertamenti vengono diagnosticati quasi 400 nuovi casi all’anno. Un aumento preoccupante che tocca anche le donne giovani. Ma grazie allo screening, la malattia può essere diagnosticata allo stadio iniziale e le percentuali di guarigione o di sopravvivenza aumentano. Parola del direttore generale dell’Ausl di Piacenza Luca Baldino che stamattina, assieme alla presidente dell’associazione Il Pellicano Piacenza Onlus Mariangela Spezia, ha presentato un progetto di riqualificazione del Centro salute donna che prevede la realizzazione di una nuova sala d’attesa, più accogliente e funzionale. Concepiti come un “salotto di casa”, gli ambienti saranno realizzati come uno spazio in cui le donne, che devono effettuare i controlli, possano sentirsi a proprio agio. Arredamento e illuminazione favoriranno il rilassamento, distogliendo il pensiero dai possibili esiti della visita. Il progetto prevede di armonizzare le pareti impreziosendole con decori e colori tenui e riposanti e di inserire poltrone e divani colorati e comodi. Sarà finanziato grazie a un evento in programma sabato 20 giugno. Per il terzo anno, il Golf Croara Country Club organizza un torneo dedicato all’ospedale. Sul green scenderanno imprenditori, manager e professionisti, che avranno la possibilità di trascorrere una giornata praticando il loro sport preferito. Grazie ai fondi raccolti sarà possibile terminare l’intervento avviato da qualche mese. La giornata si chiuderà con un “Pink cocktail party benefico” al quale potranno partecipare tutti coloro che vorranno contribuire a sostenere il progetto.

Sui tempi di attesa per effettuare una mammografia Baldino ha spiegato che lo screening effettuato a carico dell’Ausl copre tutta la popolazione femminile a rischio. Chi si reca dal proprio medico di base dopo aver riscontrato la presenza di un nodulo sospetto o che abbia altri sintomi sarà sottoposto agli accertamenti del caso urgenti nel giro di pochi giorni. Le liste si allungano invece quando una donna decide, senza aver riscontrato anomalie, di sottoporsi ugualmente alla mammografia.

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