Brentei, si è concluso il viaggio del ricordo: 44 ore di corsa e cammino

31 Agosto 2015 17:13

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Sono partiti in due giovedi sera alle 22 da Piacenza, Giovanni Alberti e Matteo Malchiodi, ma a causa di un infortunio occorso a Matteo venerdi notte, soltanto Giovanni ha raggiunto a piedi la destinazione finale, il rifugio Brentei dove 24 anni fa, sei loro amici coetanei e un seminarista che li accompagnava persero la vita a causa di una slavina. Matteo ha proseguito in auto nell’ultimo tratto. Complessivamente tra corsa e cammino sono state necessarie 44 ore. “Arrivare al Brentei è stato molto commovente – racconta Giovanni – l’accoglienza è stata molto calorosa, i proprietari del rifugio avevano vissuto la tragedia in prima persona e poi c’erano i nostri amici e parenti. Quando Matteo si è fatto male era notte e ho proseguito da solo, avevo paura di perdermi nei boschi ma per fortuna sono riuscito ad arrivare e all’alba ho trovato gli uomini del Soccorso alpino di Roncone che mi hanno accolto preparato un ristoro e anche i carabinieri mi sono venuti incontro”. Durante il tragitto sono state fatte immagini e i registi Giorgia Scalia e Alessandro Zonin sono al lavoro per registrare testimonianze. Tutto il materiale raccolto diventerà un documentario intitolato “Viaggio di ritorno” che verrà presentato il prossimo anno, presso il comune di Pinzolo che ha patrocinato l’iniziativa, in occasione del 25esimo anniversario dalla tragedia.

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