Rimborsi elettorali ai partiti, “il fatto non sussiste”. Tutti assolti i politici piacentini

07 Marzo 2016 19:12

tribunale

“Nessuna irregolarità nei rimborsi elettorali ai partiti”. Sono stati tutti assolti in quanto “il fatto non sussiste” gli imputati del Partito Democratico e del Popolo delle Libertà coinvolti nel processo sui passaggi di denaro tra la società Biomedica Santa Lucia guidata da Bruno Giglio e gli stessi partiti durante la campagne elettorali per le Regionali e le primarie tra il 2010 e il 2013.

Il processo ha visto coinvolti Bruno Giglio (difeso dall’avvocato Roberto Rovero) oltre a diversi rappresentanti dei due partiti: per il Pd, il consigliere regionale Marco Carini, l’ex vicesindaco di Piacenza Francesco Cacciatore, Piera Marchi, Marcellina Anselmi e Paolo Rezzoagli (difesi da Paolo Fiori) con Sergio Driganti (difeso da Sabrina Erba) relativamente alle elargizioni collegate alle campagne elettorali per le Regionali del 2010 e Primarie del 2012; per il Pdl era imputato Andrea Pollastri (difeso da Luigi Salice e Romina Cattivelli) e la tesoriera Anita Piccioni (difesa da Corrado Prandi) per le Regionali del 2010, mentre la commercialista della Biomedica Santa Lucia Anna Zambarbieri (rappresentata da Elena Del Forno) doveva rispondere di falso ideologico.

Se tutti gli imputati sono stati assolti oggi dal giudice Gianandrea Bussi “perché il fatto non sussiste”, l’unica eccezione è rappresentata dalla stessa Zambarberi per la quale il giudice ha invece ritenuto di mutare l’accusa da falsità ideologica a falsità in scrittura privata e ha disposto il non luogo a procedere per mancanza di querela di parte.

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