Albero sopravvive alla atomica, la “figlia” piantumata a S.Pietro in Cerro
19 Marzo 2017 23:02
Una pianta, giunta direttamente da Nagasaki, per divulgare pace e vita. È il progetto sposato dalla Lumen di San Pietro in Cerro dove è stato piantumato il piccolo albero; a farlo, oltre ad alcuni bambini, Masayuki Ebinuma, il “dottore delle piante” che è riuscito a far sopravvivere al bombardamento di Nagasaki una pianta di cachi.
Un centinaio le persone presenti alla cerimonia, tra le quali anche il sindaco Manuela Sogni; nel corso dell’evento, patrocinato dall’Unicef, anche un collegamento in diretta dal Giappone con Hibiki Yamaguchi, responsabile della raccolta delle testimonianze dei sopravvissuti al bombardamento atomico.
Dalla pianta originaria, sono state ricavate piante di seconda generazione. Il progetto ha raggiungento 250 località situate in 23 paesi tra cui America, Francia, Inghilterra, Italia, Svizzera, Repubblica del Mali, Corea del Sud. Ora c’è anche San Pietro in Cerro.
© Copyright 2024 Editoriale Libertà