Esperti europei a San Nicolò: “Le popolazioni non sono preparate”

14 Settembre 2017 18:59

Cosa fare quando si presenta un rischio alluvione? Se ne parla da tanto tempo ma concretamente in pochi sanno come comportarsi. La popolazione è in grado di distinguere tra un allerta arancione e una rossa? Domande a cui sta cercando di dare una risposta il progetto Capflo che coinvolge 5 stati europei: Italia, Spagna, Olanda, Germania e Francia e che vede la Valtrebbia in prima fila, scelta come caso di studio per capire quanto la popolazione sia consapevole dei rischi e come riuscire a stimolare una maggiore partecipazione. Esperti internazionali si stanno confrontando sul tema e oggi, 14 settembre, si sono dati appuntamento a San Nicolò per fare il punto sul progetto dedicato alle alluvioni, partito nel 2016 a Barcellona e finanziato dalla comunità Europea.

A fare gli onori di casa il sindaco di Rottofreno, Raffaele Veneziani: “E’ molto importante fare in modo che la popolazione sia in grado di reagire al momento giusto e quindi creare un mezzo di comunicazione tanto efficace da attivare una reazione coerente per ridurre l’esposizione al rischio – ha spiegato il primo cittadino – in questo momento stiamo redigendo una linea guida comune che poi sarà sottoposta nella riunione conclusiva il 12 dicembre a Bruxelles”.

“Questo progetto cerca di capire il livello di preparazione dei cittadini in vari contesti alluvionali per contribuire a sviluppare e accrescere le capacità della popolazione a proteggersi” – ha aggiunto Stefania Munaretto dell’Institute For Environmental Studies, VU University Amsterdam.

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