Sfruttamento della prostituzione e riduzione in schiavitù: arrestata nigeriana latitante da 4 anni. Era fuggita in Belgio
22 Agosto 2018 12:30
Il 20 Agosto 2018, nell’ambito delle ricerche internazionali condotte da personale della 1^ Sezione Criminalità Organizzata e Straniera della Squadra Mobile di Piacenza, è stata arrestata una latitante nigeriana classe 1981, destinataria di un mandato di arresto europeo per l’espiazione di una pena di 11 anni e 3 mesi di reclusione per i gravi reati di riduzione e mantenimento in schiavitù, tratta di persone, sfruttamento della prostituzione e lesioni personali. La ricercata, dopo quattro anni di latitanza, è stata rintracciata a Liegi, città francofona del Belgio. La cittadina nigeriana, faceva parte di un sodalizio criminale collocato tra Crema (CR) e Rottofreno (PC) dedito alla tratta di “lucciole” nigeriane.
L’operazione di polizia, denominata “Trolley” e condotta nel 2012 dalla Squadra Mobile, aveva portato all’emissione da parte della Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Bologna – Direzione Distrettuale Antimafia di otto misure cautelari (tre nigeriani e cinque italiani).
Nell’ambito dell’indagine nel 2015 vennero arrestati anche due italiani, uno originario di Catanzaro e l’altra di nazionalità italiana ma di origine Nigeriana, entrambi in regime di attuale carcerazione.
In tale contesto, l’arrestata era riuscita a far perdere le proprie tracce recandosi all’estero.
La cittadina nigeriana è giunta all’aeroporto di Roma Fiumicino con scorta Interpol dove è stata arrestata e presa in consegna da personale di polizia e condotta alla Casa Circondariale di Roma – Rebibbia per l’espiazione della pena.
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