Maltempo devastante: sindaci e Coldiretti chiedono lo stato di calamità. Oggi attesa la pioggia

31 Ottobre 2018 04:15

E’ molto pesante la conta danni nel Piacentino, colpito duramente dal maltempo e in particolare da violente raffiche di vento durante la notte tra lunedì e martedì.
Case, stalle e imprese scoperchiate, centinaia di famiglie al buio (GUARDA LA MAPPA DELLE ZONE SENZA CORRENTE ELETTRICA), telefoni muti, strade bloccate (fortunatamente quasi tutte riaperte), colture rovinate. Il bilancio definitivo è ancora impossibile da stilare, ma si parla di milioni di euro.

I sindaci dei territori colpiti (praticamente tutte le vallate piacentine sono state flagellate) hanno già chiesto alla prefettura, alla Regione e alla Protezione civile l’attivazione delle procedure per la concessione dello Stato di calamità. Richiesta che anche Coldiretti condivide e appoggia.

Il tutto, sperando che la situazione non peggiori a causa delle precipitazioni attese per il pomeriggio di oggi.
Per quanto riguarda i corsi d’acqua, sotto osservazione ora c’è soprattutto il fiume Po.

“Abbiamo case private – commenta il sindaco di Bettola Paolo Negri – che sono state completamente scoperchiate, ci sono danni gravi ad aziende agricole e naturalmente anche la viabilità, con la caduta degli alberi, ne ha risentito”.
“I nostri anziani – aggiunge Jonathan Papamarenghi sindaco di Lugagnano e alla guida dell’Unione dei comuni dell’alta Val d’Arda – ci hanno detto di non aver mai assistito a niente di simile. Abbiamo danni in paese, alla piazza che aveva ospitato la Fiera Fredda, alle aziende agricole con impianti fotovoltaici sradicati e cascine scoperchiate, ai tetti delle abitazioni. In queste ore abbiamo ripristinato la situazione dal punto di vista infrastrutturale, ma il conto dei danni sarà molto salato”.

Lodovico Albasi, sindaco di Travo presidente dell’Unione Montana Val Trebbia e Val Luretta, ha contattato la Regione: “Gli enti locali sono invitati a fare un elenco dei danni subiti, affinché possa essere chiesto al governo lo Stato di calamità naturale. I cittadini possono quindi iniziare a fare le dovute segnalazioni ai comuni di riferimento”.

“Anche in Alta Val Tidone – riferisce il sindaco Franco Albertini – il problema è stato il vento, con piante cadute, tetti scoperchiati, tre cimiteri danneggiati e black out alcuni dei quali non ancora risolti. Risulta sempre più fondamentale dare la possibilità agli agricoltori di fare manutenzione sugli argini per evitare il ripetersi di questi gravi episodi”.

Parla di un fenomeno senza precedenti il vicepresidente di Coldiretti Ugo Agnelli (titolare di un’azienda zootecnica a Bettola) che, dalle prime ore del mattino, sta visitando le realtà più danneggiate. “Abitazioni e aziende agricole mostrano segni evidenti, stiamo avvertendo alcuni proprietari dell’accaduto, in quanto in alcuni casi si tratta di seconde case. La situazione – conclude – è disastrosa”.

“Siamo a fianco dei primi cittadini – commenta il presidente provinciale di Coldiretti Piacenza Marco Crotti – nel denunciare la grave ondata di maltempo che ha colpito case, aziende e infrastrutture e nell’attivare subito la procedura per la verifica dei danni e la richiesta dello stato di calamità”.

 

 

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