Capodanno: no a somministrazione, consumo e vendita di bevande in contenitori in vetro e metallici e all’utilizzo di spray urticanti

28 Dicembre 2018 16:43

Si avvicina il Capodanno e per far fronte al problema dei botti l’amministrazione comunale si attrezza affinché non siano messe a repentaglio la salute e la sicurezza delle persone e degli animali. In particolare, il vicesindaco Elena Baio invita tutti i cittadini “a rispettare la collettività e il diritto alla quiete pubblica nella serata del 31 dicembre, evitando comportamenti incivili, che possano provocare danni o mettere a rischio l’incolumità propria e degli altri, in particolare delle persone anziane e dei bambini. “Senza dimenticare, e lo ribadisco come assessore alla Tutela Animali, il trauma che possono subire gli amici a quattro zampe a causa degli scoppi dei petardi e del forte rumore dei botti di Capodanno, con il pericolo che si allontanino da casa e si smarriscano. Confido nella collaborazione e nella sensibilità di tutti, affinché il divertimento resti tale senza causare problemi a chi è più indifeso”.

Proprio al fine di garantire alla cittadinanza la possibilità di partecipare in sicurezza alla manifestazione di benvenuto all’anno nuovo “Capodanno 2019”, stamani, 28 dicembre, è stata emanata l’ordinanza sindacale che vieta, dalle ore 20 di lunedì 31 dicembre alle ore 2 di martedì 1 gennaio 2019, in tutto il centro storico cittadino, l’utilizzo di spray urticanti nonché l’esplosione di botti, petardi e altri artifici pirotecnici che possono causare detonazioni o rumori di forte intensità. L’ordinanza inoltre prevede, sempre dalle 20 di lunedì alle 2 di martedì, il divieto di somministrazione, consumo, vendita e detenzione nel centro storico di bevande ed alimenti in contenitori di vetro e metallici. Sarà quindi obbligatoria per la società organizzatrice dell’evento e per gli esercenti del centro storico, per tutto il periodo della manifestazione, la somministrazione e/o la vendita delle bevande e degli alimenti in contenitori di carta o plastica. La violazione del provvedimento comporta la sanzione amministrativa di 500 euro.

 

 

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