Intossicazioni, calano gli accessi al Pronto soccorso ma aumentano i casi di nuove sostanze

03 Gennaio 2019 05:42

Incontri a scuola e nei paesi, opuscoli informativi: un’opera di sensibilizzazione che potrebbe aver contribuito alla diminuzione degli accessi al Pronto soccorso nel Piacentino per intossicazioni dovute ad alcol e droghe registrata nel 2018 che si è appena concluso.

“Sono contento di poter dire per una volta che il numero di accessi per intossicazioni acute è in leggera diminuzione – commenta Antonio Agosti, medico del 118 di Piacenza -. Dai 3.300/3.500 accessi degli anni precedenti, nel 2018 abbiamo superato di poco i tremila. Vuol dire che gli sforzi di prevenzione messi in campo in collaborazione con forze dell’ordine, enti e associazioni stanno iniziando a dare risultati”.

Se da un lato cala il numero di accessi, aumenta il numero di diagnosi per nuove sostanze psicoattive. “Sono pochi casi ma comunque molto preoccupanti – sottolinea Agosti – perché significa che sul nostro territorio queste sostanze circolano liberamente, in particolare i fentanili (oppioidi sintetici) già diffusi negli Stati Uniti e in Canada e più recentemente approdati anche in Italia dove hanno provocato due decessi. L’allarme è legato anche al fatto che le droghe sono state recuperate su internet”.

Nell’ambito di un progetto della Regione Emilia-Romagna, Antonio Agosti e Anna Maria Ferrari, direttore di Emergenza Urgenza dell’azienda sanitaria di Reggio Emilia, hanno scritto un vademecum dedicato agli operatori sanitari relativo alla sintomatologia e alla terapia per l’abuso di sostanze.

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