Violenza domestica: 180 accessi al Pronto soccorso nel 2018. Quasi tutte le vittime sono donne

31 Gennaio 2019 05:35

Nel 2018 sono stati quasi mille i casi di violenza avvenuti nel Piacentino che hanno richiesto per le vittime le cure del Pronto soccorso. Centoottanta casi sul referto hanno riportato la dicitura “violenza domestica” che, in base alla legge entrata in vigore nel 2013, prevede l’avvio di una procedura di monitoraggio da parte della polizia. Il dato è in linea con quello degli ultimi anni. Per violenza domestica non si intende solo quella perpetrata all’interno dell’abitazione bensì quella dettata da legami sentimentali o familiari. Più dell’80% dei casi di violenza domestica riguarda le donne e gli accessi al Pronto soccorso in genere rappresentano la punta dell’iceberg di maltrattamenti fisici e psicologici perpetrati nel tempo. La segnalazione viene inoltrata alla questura che contatta tutte le vittime per approfondire la situazione.

“Le lesioni gravi con prognosi oltre i venti giorni sono rare, molto spesso ci troviamo di fronte a lesioni al volto e agli occhi che derivano da schiaffi e pugni” ha spiegato il dottor Andrea Magnacavallo, dirigente del Pronto Soccorso di Piacenza. Dal 2013 è stato introdotto dell’ammonimento da parte del questore, misura di prevenzione nei confronti dell’autore della violenza che si attiva d’ufficio anche se la vittima non intende querelare. “Noi monitoriamo tutti i casi che ci vengono segnalati dal Pronto soccorso – ha commentato Maria Pia Romita – dirigente della Divisione Anticrimine della questura – purtroppo però gran parte del fenomeno della violenza di genere è sommerso”. La polizia interviene anche attraverso il protocollo Eva (esami violenze agite) che si attua a ogni intervento per lite in famiglia e consente di approfondire le dinamiche per capire se dietro un apparente banale diverbio si possa nascondere un disagio sul quale possiamo prendere provvedimenti”. L’Ufficio minori della questura guidato da Michele Mauro monitora i casi in cui sono coinvolti i minorenni.

 

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