Maltrattamenti ed estorsione di 70mila euro alle zie per comprare la droga

13 Febbraio 2019 18:13

Riconosciuta colpevole di maltrattamenti, estorsione e truffa nei confronti delle zie a cui aveva sottratto circa 70mila euro per comprare droga, una donna è stata condannata a sette anni di pena. Secondo l’accusa la donna aveva vissuto in albergo comprando cocaina a spese delle zie, due donne di sessanta e settanta anni, che si erano ridotte a far debiti con i negozianti del paese per mangiare. Una vicenda della quale si erano occupati i carabinieri della stazione di Rivergaro.

Attraverso intercettazioni ambientali, telefoniche e pedinamenti i militari dell’Arma avevano ricostruito la rete di spacciatori che gravitava intorno alla donna: tre piazze di spaccio attive in città

Da quanto emerso nelle indagini i maltrattamenti includevano anche vessazioni di ordine psicologico come minacce, anche di morte, ingiurie, improvvise esplosioni di rabbia. L’accusa di estorsione era fondata sul fatto che l’imputata aveva chiesto denaro alle zie dicendo che aveva necessità di pagare gli uffici di un fantomatico avvocato che avrebbe dovuto sistemare gravi problemi economici lasciati da un familiare defunto.

L’indagine era partita dalla segnalazione di una delle due anziane in fila in lacrime in un ufficio postale rivergarese. In mano aveva una nota per ritirare dei buoni postali. Risparmi di una vita che da lì a poco sarebbero stati bruciati in droga, spese di albergo e taxi per viaggi a Piacenza. E così sono emersi prima i maltrattamenti, poi la rete di spaccio.

Nel processo anche un’altra donna è stata condannata a tre anni per truffa in concorso.
Nell’udienza finale di questo processo sono inoltre stati condannati per detenzione o per il solo spaccio.

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