“Usavano minori e car pooling per trasportare la droga”. Dieci arresti
29 Marzo 2019 16:00
Dieci misure di custodia cautelare, di cui tre in carcere, tre ai domiciliari e quattro con obbligo di dimora e firma, sono state eseguite dai carabinieri di Rivergaro coordinati nelle indagini dalla Procura della Repubblica di Piacenza. Si tratta di italiani residenti nel Piacentino e stranieri (nordafricani, di cui alcuni irregolari, uno spagnolo e un sudamericano) accusati di detenzione di droga ai fini di spaccio. Tra loro c’è anche una donna.
In conferenza stampa, il pm Emilio Pisante, il comandante dei carabinieri di Rivergaro Roberto Guasco e il comandante della Compagnia dei carabinieri di Bobbio Gianluca Muscatello, hanno spiegato che gli stupefacenti erano destinati prevalentemente all’area della Val Trebbia.
I militari, durante alcuni controlli, hanno sequestrato tre chili di stupefacenti: i soggetti cercavano di far entrare nel territorio piacentino la droga (hashish ma anche marijuana e cocaina) con ogni modalità, sfruttando anche minorenni e un noto un sistema di car pooling, in particolare un uomo ignaro di tutto, stava per offrire un passaggio (pagato cinque euro) a un soggetto che aveva con sé un chilo di droga. In alcuni casi il trasporto degli stupefacenti avveniva anche in treno, tramite ragazzi minorenni. Tre sono stati denunciati alla Procura dei minori di Bologna. Due uomini, che si trovavano ai domiciliari, proseguivano l’attività illecita grazie all’aiuto delle madri: una di queste innaffiava le piante di marijuana, l’altra consegnava denaro per l’acquisto della droga. Le due donne sono state denunciate. Le indagini si sono svolte tra agosto e ottobre 2018. Le ordinanze sono state eseguite lunedì 25 marzo.
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