Inciampa e precipita da un ponte: donna chiede 180mila euro alla Provincia

08 Ottobre 2019 13:00

Cade da un ponte e fa causa alla Provincia di Piacenza chiedendo un risarcimento di quasi 180mila euro. E’ il 30 luglio 2016 quando un’ex infermiera di Fidenza di 60 anni, rimane vittima di un grave incidente durante la camminata serale “Magica notte degli spaventapasseri” nel parco sullo Stirone. La donna sta camminando con il marito quando, arrivata sul ponte in località Trabocchi, verso le 23, inciampa in una crepa del marciapiede e precipita giù nel torrente compiendo un volo di diversi metri. Il marito, nel tentativo di soccorrerla, resta a sua volta ferito.

Sul posto arrivano i vigili del fuoco di Fidenza che si calano e riescono a salvarla. La donna però riporta fratture in varie parte del corpo e le sue condizioni appaiono gravi. Viene ricoverata all’ospedale di Parma e successivamente trasferita nel reparto di terapia intensiva. Si salverà ma dovrà sottoporsi a continui ricoveri ospedalieri per tre mesi. Dopo lo spavento e la consapevolezza che l’infortunio poteva trasformarsi in una tragedia i due coniugi decidono di rivolgersi a un avvocato in quanto convinti che il ponte su cui si è verificato l’incidente non sia “sicuro”.

La caduta è avvenuta sul viadotto tra località Case Passeri di Scipione a Salsomaggiore Terme e Case Trabocchi di Vernasca, un ponte che collega il transito veicolare e pedonale tra la provincia di Parma e la provincia di Piacenza. Dopo alcune verifiche viene stabilito che il viadotto è di competenza della Provincia di Piacenza. Da qui la richiesta di risarcimento danni all’ente di via Garibaldi. La donna è rappresentata e difesa dall’avvocato Marco Cabrini di Parma e dall’avvocato Massimo Solari di Piacenza mentre la Provincia ha nominato gli avvocati Angelo Perini, Andrea Perini e Andrea Vitelli di Piacenza. La prima udienza si terrà a novembre. Qualora venga dimostrata la responsabilità della Provincia nessun costo sarà addebitato all’ente, il risarcimento verrà effettuato dall’assicurazione. “Ma è ancora tutto da dimostrare” – fanno sapere i legali.

 

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