Celebrato “il giorno della libertà”. Riconoscimento a Pietro Amani

09 Novembre 2019 17:02

“Avevo perso la speranza, credevo che sarei morto da un momento all’altro. Ricordo perfettamente la notte in cui venni catturato: è qualcosa che non scorderò mai“.

Al ricordo della sua prigionia all’interno di un gulag in Kazakistan, gli occhi di Pietro Amani si riempiono ancora di lacrime. Il 98enne è infatti l’ultimo dei militari piacentini sopravvissuti all’orrore dei campi di prigionia sovietici. Una memoria storica alla quale questo pomeriggio, 9 novembre, è stato conferito un riconoscimento ufficiale nell’ambito delle celebrazioni per il trentennale della caduta del muro di Berlino. Piacenza ha infatti celebrato “il giorno della libertà” con una commemorazione in piazzetta Mercanti, alla presenza di istituzioni, membri delle forze dell’ordine, alpini, associazioni e cittadini. Un’occasione nella quale sono stati onorati anche i caduti di tutte le guerre. Una delle tante iniziative promosse dal Comune per ricordare e approfondire uno degli eventi storici più importanti del ventesimo secolo, l’abbattimento del simbolo della divisione del mondo tra est e ovest.

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