Fu trovato grazie ai selfie: rapinatore vanitoso condannato a quattro anni

27 Novembre 2019 04:29

E’ stato condannato a 4 anni e un mese di reclusione dal collegio presieduto dal giudice Gianandrea Bussi il 26enne albanese imputato per furto e rapina. Non era presente in tribunale a Piacenza perché tornato nel suo Paese.

Fu definito il “rapinatore vanitoso” perché i carabinieri riuscirono a risalire a lui anche grazie ai selfie di cui era pieno il telefono cellulare che perse durante la fuga. Fotografie che lo ritraevano sdraiato sul letto ricoperto di soldi e con droga accanto.
L’accusa di rapina era legata a quanto avvenuto il 7 ottobre 2016 in uno studio medico di via di via San Siro, in città, quando aggredì, spintonò e portò via la borsetta a una donna di 87 anni in attesa di una visita.
L’albanese nella foga perse il telefono, che fu consegnato ai carabinieri. I quali, tre giorni dopo, poterono così riconoscere il 26enne, che nel frattempo fu arrestato dalla polizia per il furto di una borsetta avvenuto in via Vitali ai danni di una 82enne.

TUTTI I DETTAGLI SUL QUOTIDIANO LIBERTÀ IN EDICOLA

© Copyright 2024 Editoriale Libertà

Whatsapp Image

Scopri il nuovo Canale Whatsapp di Libertà

Inquadra il QRCODE a fianco per accedere

Qrcode canale Whatsapp