“Scorte di kit ridotte, ma presenti. Disponibili al 118”. La replica di Anpas

02 Marzo 2020 10:53

“Anche nella giornata del 1° marzo abbiamo effettuato una ricognizione per poter comprendere lo stato dell’arte in tema di presenze in servizio e di scorte di Dispositivi di Protezione Individuale. Facendo riferimento alle disposizioni, i presenti hanno confermato di essere allineati, pur facendo emergere in alcuni casi, una scorta ridotta di materiali. Dopo diversi confronti con personale dell’Azienda Sanitaria, siamo stati rassicurati sulla possibilità di poter recuperare presso la C.O. 118 di Piacenza, i dispositivi in sostituzione di quelli utilizzati”.

E’ uno stralcio della replica del Responsabile regionale di Protezione civile Anpas e coordinatore provinciale Anpas, Paolo Rebecchi, alla lettera inviata da due volontari di una pubblica assistenza della provincia e pubblicata su Liberta.it, nella quale segnalavano la carenza di kit di protezione per il personale delle ambulanze.

“Ritengo però doveroso ringraziare nuovamente e continuerò a farlo, i nostri Volontari in arancione – prosegue Rebecchi -, che anche se non sempre visibili a social e foto di giornali, ogni giorno sono prima linea, con coraggio, dedizione e tanta generosità. Se non si vive come noi o con noi, si fa fatica a capire cosa comportano certe scelte, che si fanno perché lo si ha dentro. In questi giorni ho visto persone di età diverse che sono al mio fianco, sempre con lo spirito giusto e che nonostante la stanchezza cenano alle 23 e se necessario rispondono al telefono anche di notte. Devo dire grazie a chi aveva prenotato le ferie e ha perso una caparra perché attendeva disposizioni per una attività da svolgere. La popolazione ogni mattina dovrebbe dire grazie ai nostri Volontari, indipendentemente dalla divisa che portano, ai nostri Infermieri, specie quelli di Pronto Soccorso e del 118, che devono avere una particolare concentrazione, agli autisti dei mezzi di soccorso, ai medici che hanno un ruolo chiave, agli operatori delle pulizie che devono garantire la salubrità degli ambienti stando sul campo, a tutte le figure tecniche e sanitarie “sempre in trincea”. Ora non è il momento, anche se di fatto non lo sarebbe mai, per fare distinzioni di ruolo, ora è il momento davvero di fare squadra, come stiamo in realtà già facendo”.

LA LETTERA DI ANPAS

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