Torna il mercato contadino. Ma in piazza Duomo c’è solo un banco

03 Marzo 2020 04:00

“Ci abbiamo creduto. Nonostante lo scarso preavviso, abbiamo raccolto gli ortaggi e montato il gazebo”. I venditori ambulanti Michele Bussandri e Francesca Lamoure, titolari dell’azienda agricola Arte Contadina di Fiorenzuola, sono stati gli unici a presentarsi sul mercato contadino di piazza Duomo. Ieri mattina (lunedì 2 marzo) il cuore urbano di Piacenza è tornato infatti ad ospitare il tradizionale appuntamento con gli stand di frutta, ortaggi e altri prodotti della terra a chilometro zero, dopo lo stop forzato voluto dall’ordinanza sindacale per la prevenzione del contagio da Coronavirus. Peccato però che il ritorno alla normalità sia stato più lento del previsto: a causa del persistere dell’allerta sanitaria (e con buona complicità del maltempo) la quasi totalità degli ambulanti-contadini è risultata assente. Quasi, per l’appunto: Michele e Francesca, con tanta forza di volontà, hanno comunque portato i frutti del proprio lavoro agricolo all’ombra del Duomo. “E’ un segnale di speranza, dobbiamo impegnarci tutti insieme per far ripartire il nostro territorio”.

AGRICOLTORI E CUOCHI CONTADINI AL LAVORO – La campagna non si ferma. L’allarme sanitario che ha gettato nel panico il nostro Paese e il resto del mondo ha fatto scoprire ancora una volta la forza degli agricoltori. Sono moltissime le aziende agricole che lavorano per portare sulle nostre tavole tantissimi prodotti di stagione e lavorati. Sul territorio piacentino, destinatario di diverse misure restrittive, è stata stabilita la possibilità di riprendere l’attività dei mercati. Gli agricoltori di Campagna Amica – commenta Claudio Bressanutti, direttore di Coldiretti Piacenza – possono così garantire la loro presenza ai mercati contadini – come quello del lunedì e del venerdì mattina in piazza Duomo a Piacenza – che si svolgono regolarmente secondo le indicazioni degli organi competenti. Ritorno graduale alla normalità quindi, compatibilmente con le condizioni meteo. Sulla situazione interviene anche il presidente di Coldiretti Piacenza Marco Crotti: “Sappiamo – afferma – che dopo ogni temporale arriva il sereno. Questa crisi ci insegna molto. Insegna che al di là del fatto economico, il cibo assume un valore simbolico che deve essere salvaguardato con i denti. La nostra esistenza di italiani si gioca in gran parte su questo: sulla capacità di esprimere sempre di più ciò che siamo chiamati a fare. L’Italia che fa l’Italia. L’Italia che si offre al mondo e contagia il pianeta con la qualità unica dei suoi prodotti, la bellezza dei territori e una cultura millenaria unica sulla terra. Tradizioni – prosegue Crotti – da scoprire e riscoprire anche nei nostri agriturismi, i quali spesso situati in zone isolate della campagna in strutture familiari lontano dagli affollamenti, con un numero contenuto di posti letto e a tavola, sono forse il luogo più sicuro in Italia per difendersi dal contagio, fuori dalle mura domestiche”.

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