“Operazione porcospino”: scuole chiuse e genitori al lavoro, ecco il progetto del sindaco Barbieri

22 Aprile 2020 21:57

Il consueto post di Patrizia Barbieri, sindaco e presidente della Provincia di Piacenza, affidato come sempre alla sua pagina Facebook, questa volta tocca il tema delle famiglie che, a breve, potrebbero essere alle prese con problemi di natura organizzativa di non poco conto.

“Questa sera vorrei parlarvi di come il Comune ipotizza di dare una soluzione alle famiglie che devono tornare al lavoro, ma hanno i bambini a casa da scuola” scrive la Barbieri sul social network.

“Il nostro progetto è stato studiato sulla base di scenari ipotetici molto verosimili, ma sarà definito solo una volta che Governo e Regione comunicheranno ufficialmente cosa si potrà fare e come ci si potrà comportare dal vicinissimo 4 di maggio – continua il primo cittadino -. Con l’Assessore alla Formazione Jonathan Papamarenghi abbiamo dato un nome a questa operazione chiamandola “Progetto Porcospino: la giusta distanza per stare ancora insieme”. Il progetto prende il nome dal dilemma dei porcospini del filosofo tedesco Arthur Schopenhauer: infreddoliti, per scaldarsi volevano stare vicini ma non troppo per non ferirsi con i loro aculei. Così sarà per i nostri bambini, che potranno nuovamente stare vicini… ma non troppo: occorrono la giusta distanza, i giusti spazi e le giuste modalità di svolgimento dei servizi perché, come fatto dall’Amministrazione in questi due lunghi mesi, la priorità assoluta è per la sicurezza sanitaria.

Denominatore comune di tutto il progetto, in tutte le sue sfaccettature, sarà l’ampio ricorso degli spazi all’aperto che la Città offre. Complice anche la bella stagione verso la quale si va, le progettualità sia educative che di svago all’aperto la faranno da padrone, per una garanzia ancora ulteriore anche dal punto di vista sanitario. Le specifiche progettualità saranno definite nel dettaglio di concerto con le realtà coinvolte.

Le attività si svolgeranno per 5 giorni alla settimana in 2 step. Da oggi fino a giugno le attività di studio continueranno a svolgersi a distanza, continuando con l’impegno che gli educatori hanno dedicato ai ragazzi fin dalle prime settimane della crisi. Il secondo step andrà da fine giugno al riavvio ipotetico della scuola, a settembre: qui la parte di didattica a distanza sarà sostituita dal supporto nello svolgimento dei compiti estivi.

Altrettanto importante sarà il momento dell’attività educativa-ricreativa perché rimetterà in contatto i giovani dopo tanto tempo ma dovrà farlo esclusivamente con attività tali da garantire le giuste distanze ed il rispetto di tutte le precauzioni del momento. I gruppi non potranno essere numerosi come nelle classi scolastiche né, tanto meno, potranno essere quelli dei centri estivi. Avremo piccolissime “sezioni” con un rapporto educatore/alunni di uno a sei o uno a otto, a seconda di quanto le normative, ed il mondo medico, imporranno.

A numero ridotto di bambini per sezione dovranno corrispondere numeri elevati di sezioni, quindi anche gli spazi utilizzati saranno diversi. Stiamo facendo una mappatura completa degli spazi potenzialmente disponibili, valutando tutte le realtà pubbliche e private piacentine che operano nel settore dell’educazione e della formazione, senza escludere, chiaramente, i rappresentanti dei lavoratori ed anche le realtà sportive che da sempre svolgono un ruolo importantissimo anche di carattere civico e sociale; contiamo di concludere tutti i passaggi di concertazione, che stanno entrando nel vivo solo da ora, per la metà della prossima settimana, perché fondamentale in una fase così nuova è avere una condivisione assoluta delle modalità e delle strategie. Sicuramente, novità assoluta sarà il ricorrere a diversi spazi dei luoghi della cultura come musei o biblioteche per ospitare in modo permanente parte di questo servizio.

Il servizio si rivolgerà a quelle famiglie in cui entrambi i genitori saranno fuori casa per motivi di lavoro (o il genitore, in caso di nuclei mono genitoriali). Sarà definita una retta, che consideriamo sostenibile essendo lavoratori entrambi i genitori, uguale per tutti le sezioni che si attiveranno. Saranno ovviamente previste specifiche agevolazioni per le sole famiglie le cui condizioni economiche lo richiederanno, perché non vogliamo che nessun piacentino rimanga indietro e non trovi il giusto aiuto dopo problemi che stanno colpendo molti a causa di questo virus”.

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