Omicidio Pomarelli, depositati in procura gli esiti dell’autopsia

15 Maggio 2020 18:19

Sono stati depositati nei giorni scorsi presso la procura di Piacenza tre esami compiuti da periti e disposti dalla magistratura per il delitto di Elisa Pomarelli. Lo scorso 25 agosto la 28enne era stata strangolata dall’amico Massimo Sebastiani nel pollaio di Campogrande di Carpaneto. L’uomo aveva confessato l’omicidio.

Gli esami sono tre: quello genetico forense per l’analisi di tracce biologiche, quello medico legale compiuto sul corpo della ragazza e quello compiuto dai carabinieri dei Ris di Parma sulla busta consegnata da Sebastiani all’amico Silvio Perazzi a Sariano di Gropparello. La busta era stata consegnata poco prima della cattura dell’omicida avvenuta ai primi di settembre. Le analisi dei carabinieri dei Ris avrebbero confermato le impronte digitali di Perazzi sulla missiva.
Nel procedimento in corso Sebastiani, difeso dall’avvocato Mauro Pontini è accusato dell’omicidio della Pomarelli, mentre Perazzi, difeso dall’avvocato Paolo Fiori è accusato di favoreggiamento per aver aiutato l’ex genero a nascondersi.

Nella lettera lasciata da Sebastiani per l’ex suocero vi erano cinque fogli manoscritti nei quali lo stesso Sebastiani diceva di aver visto Elisa per l’ultima volta presso il ristorante Lupo di Ciriano di Carpaneto sul finire di agosto. Nella lettera Sebastiani avrebbe scritto di alcune rivelazioni di Elisa. Secondo Sebastiani la ragazza le avrebbe raccontato durante l’ultimo incontro che era stata ad una festa qualche giorno prima e che in quella circostanza le era stato chiesto di custodire una lettera che avrebbe portato un guadagno. Ma non vi è mai stato nessun riscontro oggettivo di questa missiva né della proposta che avrebbe portato ad ingenti guadagni. Dopo aver assassinato la giovane, Sebastiani era fuggito e per giorni si era scatenata una caccia all’uomo. Alla fine erano stati i carabinieri della stazione di Carpaneto a trovarlo nei pressi dell’abitazione di Perazzi che non appena aveva ricevuto la lettera del Sebastiani si era messo in contatto con il 112.

A quasi nove mesi dal delitto la famiglia attende ancora di poter celebrare il funerale di Elisa. Se la procura non chiederà ulteriori accertamenti arriverà il nulla osta per le esequie.

 

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