Istituto comprensivo Rivergaro: “Ci servono 28 nuovi collaboratori”

06 Agosto 2020 03:53

Più ingressi scaglionati, più precauzioni igieniche e più responsabilità organizzative. Dalla ripresa delle lezioni in presenza del 14 settembre, il carico di lavoro del personale scolastico è destinato a crescere. Perciò Marica Draghi, preside dell’istituto comprensivo di Rivergaro, rimarca la necessità di ottenere “un rinforzo di almeno ventotto collaboratori Ata per le scuole materne, elementari e medie della Val Trebbia”. Si tratta dei nove plessi situati tra Rivergaro, Gossolengo, Quarto e Niviano, che si preparano alla ripartenza post-Covid. “Non ci sono ostacoli insormontabili – spiega la preside – se non quello, appunto, di poter contare su una quantità maggiore di personale per tutte le operazioni di igienizzazione e vigilanza. Una richiesta che mi auguro venga accolta. Le nuove condizioni organizzative e gli adattamenti strutturali comportano un grosso sforzo, sempre nell’ottica di mantenere la composizione delle classi come nel periodo pre-Coronavirus”.

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