Rivergaro piange Luciano Mazzocchi, operatore ecologico dal cuore d’oro

15 Dicembre 2020 00:05

Era nato nell’anno in cui l’Italia si liberava dalla dittatura e finiva la guerra. Era stato un segno di speranza, Luciano Mazzocchi, Luciano che vuol dire “nato nella luce”, classe 1945, nato in novembre a Pigazzano. Ma in quest’ultima guerra a un nemico invisibile, così subdolo e crudele, Luciano ha perso la sua luce, è stato strappato alla famiglia da quel mostro chiamato Covid-19.

Eppure stava bene, prima del contagio, giurano tutti, anche perché ancora a 75 anni Luciano lavorava, non sapeva stare fermo. E anzi aveva affrontato il virus a testa alta, con il suo solito spirito concreto. “Doveva tornare a casa”, dice la moglie Carmelina, che non riesce a smettere di piangere al pensiero che, invece, Luciano non è mai tornato da lei e dalle figlie gemelle, Amilis e Annalisa, 22 anni. La famiglia Mazzocchi abita a Rivergaro. E qui Luciano collaborava con il Comune come operatore ecologico, apprezzato da tutti.

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