Un papà denuncia: “Mio figlio disabile picchiato dal suo educatore”

24 Dicembre 2020 00:05

“Vostro figlio è stato picchiato e preso a calci per strada”. Questo si sono sentiti dire i genitori di un ragazzo disabile da una donna che aveva assistito alla scena in un comune della provincia (non riportiamo altri dettagli per tutelare la vittima della vicenda).
Ad aggravare ulteriormente il quadro, il fatto che secondo la testimone l’autore dell’aggressione fosse il suo educatore.

“Un comportamento gravissimo – commenta il papà dello studente – accaduto in pieno giorno e all’esterno della scuola. Mio figlio dalla nascita è affetto da un serio disturbo mentale, che lo rende disabile grave. Ciò significa che necessita di un intervento assistenziale permanente e continuativo. Per questo ha sempre avuto accanto a sé un insegnante di sostegno. Mai ci saremmo immaginati che un tale atto di violenza potesse arrivare proprio dal suo educatore”.

Subito dopo aver assistito alla scena, la donna avrebbe chiamato la polizia locale, giunta sul posto con una pattuglia nel giro di qualche minuto. Una volta appresa la ricostruzione della donna, i genitori si sono quindi rivolti ai carabinieri e hanno presentato una denuncia per maltrattamenti.

“Siamo certi che si sia trattato di un normale problema di gestione del ragazzo da parte di un educatore con poca esperienza”. È il commento del dirigente scolastico della scuola frequentata dal giovane. Secondo la sua versione, il ragazzo sarebbe scappato dall’aula. Inseguito, si sarebbe quindi buttato a terra. Nel tentativo di aiutarlo a rialzarsi, il docente avrebbe rimediato alcuni graffi alle mani e alle braccia, facendosi poi medicare all’ospedale. La situazione sarebbe quindi stata fraintesa dalla testimone.

“Siamo convinti che la giustizia farà il suo corso – fa sapere l’assessore ai servizi sociali e alla pubblica istruzione del Comune che ha affidato l’appalto – ci sono state presentate due versioni e ci siamo attivati affinché sia accertata la verità dei fatti. Sicuramente, se emergessero effettive responsabilità da parte dell’insegnante di sostegno, sarebbe un fatto gravissimo”.

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