Ascolto e reciprocità, dalla Diocesi un aiuto per affrontare lutti e sofferenza

27 Gennaio 2021 16:17

Gli effetti della pandemia hanno toccato profondamente tutto il mondo, a livello globale e locale: anche la comunità piacentina è stata coinvolta, con numeri elevati di malati e morti. Nel corso del 2020 gli uffici diocesani di pastorale hanno avviato alcuni percorsi formativi per coloro che sono impegnati nella pastorale sanitaria, giovanile, scolastica, sul tema della morte e del lutto. Esperienze queste a cui siamo stati tutti esposti improvvisamente e in modo drammatico, non solo perché molti hanno perso propri cari, ma anche per le condizioni in cui ciò è avvenuto, senza la presenza dei familiari, in situazioni nelle quali il personale medico, infermieristico e socio sanitario si è trovato a svolgere oltre al proprio ruolo tecnico di curanti, anche una funzione vicaria di vicinanza umana e spirituale. A loro va il sentimento di riconoscenza e di vicinanza affettiva di tutta la comunità.

Le conseguenze psicologiche, esistenziali, sociali di questa esperienza, purtroppo non ancora conclusa, gravano su tutti: ovunque si legge un bisogno di sostegno e di vicinanza a cui la Chiesa vuole contribuire a dare una risposta. Da qui la scelta di proporre interventi che adottano il metodo dell’ascolto e della reciprocità, cioè quello dell’auto mutuo aiuto.

La Diocesi, in collaborazione con operatori e volontari esperti dell’Associazione La Ricerca Onlus, avvierà in alcune parrocchie percorsi gratuiti dedicati alla elaborazione del lutto e al sostegno dei familiari che si prendono cura dell’assistenza a persone malate, anziani o con disabilità.

Gli incontri, che adottano il metodo dell’ascolto e della reciprocità, si svolgeranno in città, a Fiorenzuola e a Castel San Giovanni.

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