Baldino: “Penso ogni giorno all’inferno di marzo. Abbiamo fatto di tutto per affrontare l’emergenza”

18 Febbraio 2021 13:00

“Se sono soddisfatto di come abbiamo affrontato il Covid a Piacenza? Avendo dovuto gestire un’emergenza che ha fatto 1.500 morti, non si può essere soddisfatti di niente. Ma sono convinto – e ci ho pensato spesso in questi mesi – che tutto quello che si poteva fare è stato fatto. Potendo tornare indietro credo rifarei le stesse scelte, insomma. Magari vorrei aver avuto la folgorante intuizione il 3 gennaio di comprare mezzo milione di mascherine. Ma nessuno l’ha avuta, in tutto il mondo…”. Con gli occhi lucidi, il direttore generale dell’Ausl di Piacenza, Luca Baldino, ripercorre i giorni più drammatici della pandemia che dal 21 febbraio 2020 ha sconvolto il mondo. Piacenza è stata travolta dall’ondata dell’epidemia pochi giorni dopo la scoperta del Paziente 1 a Codogno.

L’EMERGENZA – “Il giorno più drammatico per me è stato quello in cui sono entrato in Pronto soccorso e c’erano 130 persone in attesa del ricovero. In quel momento ho pensato “e adesso cosa facciamo?” Nel pieno dell’emergenza le giornate iniziavano alle 6 e finivano alle 2 di notte. Più volte sono andato a casa piangendo”.

ELOGIO A MEDICI E OPERATORI SANITARI – “C’è chi ha dormito in reparto per 40 notti, c’erano primari che spingevano le barelle: nell’emergenza tutti hanno dato tutto. C’è stata abnegazione al pericolo, hanno rischiato tantissimo in prima persona. Oggi c’è tanta stanchezza”.

NASCITA DELLE USCA: “Era fine febbraio, ricordo la riunione in cui il dottor Luigi Cavanna ha detto che non dovevamo attendere l’arrivo dei pazienti in ospedale perché era troppo tardi, occorreva uscire e andare sul territorio. L’efficacia delle Usca è stata fondamentale soprattutto nella seconda ondata. Queste unità hanno rappresentato una rivoluzione nelle cure primarie e ora possiamo pensare alla nostra medicina sul territorio agendo in modo complementare ai medici di medicina generale”.

MEDICI E OPERATORI SANITARI NON VACCINATI: “L’84% ha fatto il vaccino, ci sono circa 400 operatori che non sono ancora vaccinati, alcuni di loro erano malati. Per me anche uno solo non vaccinato è troppo. Ci sono reparti con pazienti immunodepressi, non posso lasciare operatori non vaccinati, li sposterò in altri reparti. Noi dobbiamo proteggere i pazienti.

NUOVO OSPEDALE DI PIACENZA: “La pandemia ha evidenziato ancora di più la necessità di nuovi spazi. Stiamo preparando un nuovo studio di fattibilità per ampliare gli spazi fisici della nuova struttura”.

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