“Ciao grandioso”: addio a Tomas Astorga, per anni tecnico di Telelibertà
04 Marzo 2021 00:05
Chi lo conosce se lo ricorda bene il suo saluto: “Ciao grandioso”. Così Tomas Astorga, montatore per molti anni di Telelibertà, salutava gli amici e i colleghi da cui aveva saputo farsi voler bene. Oggi che non c’è più viene ancora da ripensare con un sorriso a quel saluto che tradiva sempre la sua origine argentina, nonostante la vita e la famiglia costruita qui, a Rivergaro. A Buenos Aires Tomas era nato il 12 dicembre 1947: in Italia era arrivato quasi per caso, dopo avere lavorato nelle televisioni nazionali argentine. A Telelibertà era approdato come montatore nel 2002, quando ancora si lavorava in analogico: un paio di anni la pensione e la possibilità di dedicarsi alla famiglia, alla moglie e ai figli, una delle quali vive ancora in Argentina. E poi alla musica e al ballo, oltre che alla cucina (celebri le sue empanadas preparate volentieri per gli amici), che erano le sue grandi passioni.
“Nel suo Paese aveva fatto diversi lavori – lo ricorda il collega Max Ceresa – era stato paracadutista, orologiaio, persino poliziotto. Aveva montato dei ripetitori per le televisioni in Brasile. Ma soprattutto aveva lavorato nelle televisioni nazionali argentine: era un professionista”. Un professionista che non aveva perso la capacità di entusiasmarsi e di appassionarsi alla vita: lo si è visto anche negli ultimi mesi della malattia, sopportata con la fede che lo ha sempre contraddistinto. “Non bisogna perdere la speranza” era solito dire anche dopo essere stato dimesso alla fine dello scorso anno. La speranza, Tomas, l’ha sempre avuta e l’ha insegnata a chi lo ha conosciuto, insieme alla capacità di sorridere sempre di fronte alle avversità. Di affrontare la vita con leggerezza. Il “grandioso” in fondo, lo abbiamo sempre saputo tutti, era lui.
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