Caso Levante: “Costretto con botte e violenza ad accusare un amico di spaccio”

31 Marzo 2021 00:02

Arrestato con l’accusa di spaccio e condannato a due anni perché un amico fu costretto, con botte e violenze psicologiche, a raccontare di aver comprato marijuana da lui. È la storia del piacentino Luca Montone, 39 anni, finito davanti a un giudice e processato per direttissima. Lui e l’amico 25enne
sono tra le vittime dei carabinieri della Levante. E contro di loro si sono costituiti parti civili nel processo che si sta celebrando con rito abbreviato nella sala convegni di Piacenza Expo.

Per quell’arresto compiuto l’11 settembre del 2019 Giuseppe Montella, Giacomo Falanga e Salvatore Cappellano, insieme al carabiniere Daniele Spagnolo, sono imputati dei reati di peculato (per essersi impossessati di parte dei soldi e dello stupefacente sequestrati), di falsità (per aver taroccato i verbali) e di lesioni personali (per i metodi rudi usati nelle indagini).

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