Samuele da Vigolzone, il globetrotter dei cantinieri approda nelle Langhe

25 Maggio 2021 04:00

L’enologia, una passione tramandata dal padre e consolidata con gli studi universitari. Samuele Paraboschi, 25enne di Vigolzone, si definisce “malato di vino”, in senso buono, per l’entusiasmo che mette nel suo lavoro di enologo. Oggi è cantiniere nelle Langhe piemontesi, in una grande cantina di Barbaresco, ma per quasi due anni ha viaggiato all’estero, dalla Francia alla Nuova Zelanda alla California, per fare esperienza della vendemmia, cioè di tutto quel periodo in cui l’uva arriva nella cantina e viene trasformata in vino.

Tre giorni dopo la laurea triennale in viticoltura ed enologia all’Università Cattolica di Piacenza nel luglio 2018 è partito per Bordeaux, per la prima vendemmia all’estero, nella cantina di Denis Dubourdieu, l’autore del tratto di enologia su cui tutti gli enologi studiano. Per fare esperienze di vendemmia anche in altri periodi dell’anno Samuele si è spinto nell’emisfero australe dove le stagioni sono rovesciate rispetto all’emisfero boreale e la vendemmia è quindi spostata a febbraio-marzo. A gennaio 2019 era in Nuova Zelanda, con ragazze e ragazzi di più di 15 nazionalità diverse. A fine luglio 2019 ancora in viaggio, verso la California.

“Consiglio a tutti i giovani che desiderano fare il mestiere dell’enologo, del cantiniere, del consulente – dice Samuele – di fare esperienze di vendemmia all’estero per farsi una cultura ed aprirsi la mente a nuovi orizzonti facendo tesoro di ciò che si impara”.

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