Salumi piacentini al centro del festival enogastronomico curato da Massimo Bottura

10 Agosto 2021 16:04

Il 7 e 8 agosto Rimini si è vestita dei profumi e dei sapori delle eccellenze enogastronomiche del nostro territorio, accogliendo l’ottava edizione di “Al Mèni”, la kermesse firmata dallo chef Massimo Bottura.

In pieno centro storico, la manifestazione ha riunito 16 dei migliori chef della scena nazionale e internazionale, che hanno accompagnato il pubblico in un vero viaggio esperienziale nel gusto.

Tra spettacoli circensi, artigiani, chef stellati, mercati e laboratori slow food, i visitatori hanno potuto assaporare l’essenza della qualità enogastronomica del nostro territorio. In questo percorso del gusto, non potevano mancare i salumi piacentini Dop, fiore all’occhiello della tradizione gastronomica piacentina, la cui qualità si è
affermata anche oltre i confini nazionali, grazie al progetto europeo “Europe, open air taste museum”.

Il progetto di durata triennale ha inteso valorizzare e promuovere la qualità certificata
dei salumi piacentini Dop nei tre paesi obiettivo Italia, Germania e Francia. La partecipazione ad “Al Mèni”, che rientra tra le azioni previste dal progetto, ha nuovamente affiancato le produzioni Dop della salumeria piacentina a nomi di prestigio nel panorama della gastronomia italiana e internazionale. Nel corso della manifestazione i rappresentanti del Consorzio di tutela salumi Dop piacentini
hanno avuto la preziosa opportunità di incontrare e conoscere alcuni tra i più famosi chef stellati, tra cui Massimiliano Poggi, Silver Succi, Riccardo Agostini, Athos Migliari, Anne Legrand e Clio Modaffari. Proprio lo chef Succi ha reso omaggio alla nostra pancetta inserendola in un vero piatto d’autore: ”lasagna al ragù di cortile con pancetta piacentina Dop, porcini e susine sangue di drago”.

La due giorni del gusto conclusasi ieri, 8 agosto, ha visto dunque i riflettori accesi sulla indiscussa qualità dei prodotti della regione d’Europa con il maggior numero di Dop e Igp, l’Emilia Romagna. Ma non solo, anche sull’amore e la cura da parte di coloro che li trasformano in magia. E così, ancora una volta, le tre Dop piacentine hanno saputo raccontarsi e incantare il pubblico con le loro caratteristiche che li rendono da sempre dei veri capolavori alimentari.

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