Piacenza sotto attacco, scatta l’offensiva: maxi esercitazione militare sul Po

23 Settembre 2021 19:07

In uno scenario di “war-fighting”, in condizioni di scarsa visibilità, di minaccia chimica e biologica e di potenziale disastro ambientale, si è svolta nel tardo pomeriggio di giovedì 23 settembre allo scalo pontieri l’operazione “Argo 2021”, che ha visto cooperare in stretta sinergia gli assetti delle Forze Operative Terrestri di Supporto (Foter di Supporto) e quelli delle Forze Operative Nord (Fop-N), con il coinvolgimento di 300 militari di 10 reparti dell’Esercito.

Un evento addestrativo, affiliato all’esercitazione “Atlante 11/2021”, organizzata interamente dal Comando di Verona, che ha avuto come obiettivo quello di incrementare le capacità del 2° reggimento genio pontieri di Piacenza, svolgendo un’attività di attraversamento di un corso d’acqua.

All’esercitazione hanno assistito il Generale di Corpo d’Armata Massimo Scala, Comandante delle Foter di Supporto, il Generale di Divisione Gianpaolo Mirra, Comandante del Comando Genio, il Generale di Brigata Luigi Postiglione, Comandante della Brigata Genio, il Generale di Brigata Giovanni Parmiggiani, Capo di Stato Maggiore del Comfop-N, il Prefetto di Piacenza, Daniela Lupo e le massime autorità locali.
L’attività addestrativa ha permesso di testare l’interoperabilità degli assetti del genio pontieri con quelli delle altre specialità dell’Esercito Italiano tra cui guastatori, lagunari e carristi delle Brigate “Pozzuolo del Friuli” e “Ariete”, e di verificare la portata del Ponte Galleggiante Motorizzato (Pgm) al passaggio di mezzi di classe elevata tra cui il Carro “Ariete”. Inoltre i reparti del Comando Artiglieria Controaerei e della Brigata Informazioni Tattiche dell’Esercito Italiano hanno impiegato assetti “Counter-Uas” (Unmanned Aircralt System) per contrastare la minaccia dei cosiddetti “droni” e i “Jamming” utilizzati nel disturbo delle comunicazioni radio e dei segnali Gps. In tale contesto alcuni team del Comando delle Trasmissioni dell’Esercito hanno garantito il supporto Comunication & Information System (Cis), realizzato attraverso la gestione e l’impiego di collegamenti satellitari e la distribuzione di servizi dati e fonia.

LA SCALETTA DEGLI EVENTI DELL’ESERCITAZIONE

Indagine con drone Raven per verificare la presenza di assetti ostili e disturbatori di onde elettromagnetiche e gps anti droni in prossimità della sponda nemica; presa della sponda nemica (lodigiana) con assetti lagunari, genio guastatori e con la copertura dell’artiglieria contraerei. Poi dopo uno scontro a fuoco ed aver messo in sicurezza la sponda nemica viene realizzato il ponte Pgm che prevede il passaggio di alcuni dei mezzi più pesanti della forza armata per verificarne la portata del ponte, in particolare del carro Ariete (32° Reggimento Carri), del carro gittaponte (3° Guastatori). Il gittaponte serve a superare una trincea, gli assetti del genio guastatore hanno provveduto anche a forzare un campo minato ed a neutralizzare un ordigno improvvisato con assetti Acrt. Infine vi è un attacco Cbrn con aggressivo chimico che comporta la decontaminazione di persone e cose. Questo ha causato un ferito (contaminato) che ha necessitato l’intervento del Vtmm ambulanza (3° Reparto di Sanità) ed infine i pontieri hanno steso sul fiume dei kit assorbenti per contrastare lo sversamento accidentale di idrocarburi nel fiume.

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