Ceci di Bobbio, la Giornata dell’albero è un successo: 500 piccoli studenti coinvolti

25 Settembre 2021 04:35

L’alzataccia all’alba di chi è andato fino a Imola a prendere gli alberi da far piantare ai 500 piccoli (e grandi) dell’istituto omnicomprensivo dell’Alta Val Trebbia ha questo valore. Far fiorire un amore importante, che ti dà le radici utili se poi un giorno ti senti nella palude e non sai a cosa ancorarti. La Giornata dell’Albero – 12 edizioni quest’anno – ha richiamato alle Vallette di Ceci tutti gli amministratori dell’Alta Val Trebbia e una sfilza di associazioni: sostegno e presenza arrivano da Consorzio di Bonifica, Sci Club, Coldiretti, Cia, Confagricoltura, Confapi, Confapindustria, Urban Hub, Alpini, Croce rossa, 118, Audax Trebiam Custodit, Banca di Piacenza, Credit Agricole, Protezione civile, Provincia, Progetto Vita, Carabinieri, Forestali, Lions, Cardios, Ospedale di Bobbio, vigili del fuoco, Moto Club, Gamma, Regione. Una squadra che si vede raramente e robusta, per sostenere l’iniziativa che vuole dare “radici al futuro”.

Il presidente dell’Unione montana Roberto Pasquali ha ringraziato tutti nessuno escluso, in particolare anche Chiara Gemmati del Consorzio di Bonifica che ha organizzato 18 laboratori per gli studenti: uno per la tutela del gambero di fiume autoctono, pittura en plein air a cura di Arti e Pensieri, e il laboratorio di droni con Skyview, poi l’animazione teatrale con Lorenzo Bonazzi, prevenzione dei rischi da infarto con Ausl e Progetto Vita, un laboratorio dedicato allo studio degli insetti con il Museo di storia naturale, e ancora i dinamici orienteering, piantumazione, trekking, boy scout ea tutta arte con ArTre. Il sindaco Pasquali: “Anziché la sera bere gin tonic e mojito fate una passeggiata nella natura, vi servirà di più”.

Il consigliere provinciale Antonio Levoni ha ricordato come mentre il premier Draghi sia al lavoro per un patto per l’Italia “qui già da dodici anni si lavora al patto con la natura”. Poi un commosso minuto di silenzio per il compianto presidente del Consorzio Fausto Zermani. E a seguire l’intervento del preside Luigi Garioni: “La natura non è un museo ma un laboratorio da vivere, la valle non è affatto morta come dice qualcuno”, ha sostenuto, prima di annunciare le borse di studio agli alunni più meritevoli.

A Matteo Marina e Milena Smilkova il riconoscimento è stato consegnato da Aldo Bisagni dei Lions; ad Agostino Luppi la borsa di studio consegnata da Maria Grazia Cella in memoria della mamma Nellina Follini; a Etan Bertuzzi, borsa di studio consegnata dall’ex presideAdele Mazzari in ricordo della mamma Irene Gazzola. A Gaia Rebolini premio consegnato da Ernesta Scabini in ricordo del marito Giovanni Rossi. E a Elisa Bianchini in memoria della dottoressa Cristina Bricchi, con consegna da parte del figlio Filippo.

LA FOTOGALLERY DI PIETRO ZANGRANDI

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