Ostello di Coli, debiti per trentamila euro. Il sindaco dispone lo sgombero

08 Ottobre 2021 05:13

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Si è arrivati allo sgombero all’ostello di Coli, l’unica attività del centro paese, fatto salvo per la bottega di alimentari distante pochi metri. Il sindaco Renato Torre ha firmato l’ordinanza per debiti accumulati per oltre trentamila euro, tra utenze e affitti non pagati dalla “Connect”, società che aveva vinto il bando nel 2020 per gestire non solo l’ostello ma anche il ristorante-pizzeria e gli impianti sportivi. Una storia iniziata e finita dunque nel giro di un anno e mezzo.

La struttura, aperta negli anni Ottanta con un investimento da 800 milioni di lire, era stata danneggiata dalle alluvioni del 2002 e riaperta dopo i restauri nel 2009. L’edificio ospitava in origine la sede del Comune di Coli e si trova sua traccia negli archivi già nel 1747. Nel 2011 ci fu uno degli ultimi affidamenti, come bar e pizzeria; poi, nel 2015, diventò anche struttura di accoglienza per profughi soprattutto dal Bangladesh. Nel 2019 rinacque come “ostellone”, sfida di un gruppo di giovani che avevano provato il recupero. Infine l’ultima gestione, ma anche questa “lampo”.

“Noi ci siamo sempre comportati correttamente, abbiamo a cuore Coli, l’ultimo giorno di lavoro ci siamo commossi tutti. Abbiamo sempre pagato quanto c’era da pagare, anche se è vero che è stato chiesto più volte di rivedere i termini del contratto. Ad esempio ci sono stati assegnati piscina e campo da tennis non sanabili e utilizzabili”, si difendono dalla “Connect”, pronti al ricorso.

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