“Io non rischio”: le buone pratiche da adottare in caso di terremoto o alluvione

25 Ottobre 2021 02:43

Il primo terremoto, di cui Piacenza conservi memoria, è quello del 3 gennaio 1117. Lo ha ricordato la campagna “Io non rischio” che è approdata in diverse piazze italiane: piazze reali e virtuali, come è accaduto a Piacenza dove i dibattiti e le testimonianze sono state affidate a due pagine facebook, “Io non rischio 2021 – Piacenza Alpini” e “Io non rischio 2021 – Piacenza – Alluvione”. L’obiettivo è stato di mettere sotto i riflettori l’impegno dei volontari di protezione civile, ma anche il mondo della ricerca scientifica, le buone pratiche da sapere e da mettere in pratica in caso di terremoto o alluvione: a dirigere i lavori è stata la giornalista Antonella Lenti, che più volte ha seguito direttamente l’operato della Protezione civile andando nei luoghi dei disastri.
“Partire dai più piccoli è importante – spiega Maurizio Franchi che è il coordinatore dell’unità di protezione civile degli alpini di Piacenza – e lo è perché la cultura di “Io non rischio” va portata avanti, specialmente nelle scuole”.
Un esempio lo si vede proprio su facebook, nelle immagini dell’esercitazione avvenuta a Gropparello nel maggio 2018 quando si immaginò che il territorio fosse stato colpito dal terremoto. Lo si sente nelle parole di Paolo Rebecchi, responsabile regionale protezione civile Anpas mentre ricorda la terribile alluvione del 14 settembre 2015 che colpì il nostro territorio. Ed è proprio la pagina dedicata alle alluvioni e gestita da Croce Bianca a ricordare che quella di sei anni fa è stata l’ultima di una lunga serie.

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