Boom di bronchioliti tra i neonati. Cella: “Situazione pre Covid, ma stiamo attenti”

29 Ottobre 2021 04:23

È allarme per l’epidemia da virus respiratorio sinciziale che negli ultimi giorni sta colpendo bambini piccolissimi in tutta Italia: i reparti pediatrici e le terapie intensive di diversi ospedali italiani si sono infatti riempiti di neonati con bronchioliti e polmoniti causate proprio da questo virus, capace di infettare l’apparato respiratorio di pazienti di qualunque età (ma prevalentemente bambini nei primi anni di vita).

Per il momento, stando a quanto riferito dal dottor Andrea Cella, responsabile del Pronto Soccorso pediatrico dell’ospedale di Piacenza, nel nostro territorio non si registrano casi gravi. “L’epidemia da virus respiratorio sinciziale non è una novità – ha spiegato. – Ogni anno si registra un aumento dei casi nel periodo che va da novembre ai primi di aprile. Il picco solitamente avviene intorno a gennaio. L’anno scorso, a causa del distanziamento sociale e delle norme anti-Covid, i contagi derivanti da questo tipo di virus che, come detto, colpisce soprattutto i più piccoli, ha avuto numero bassissimi. La situazione attuale a Piacenza è paragonabile agli anni pre-Covid, con bimbi ricoverati senza però gravi conseguenze”.

Secondo gli esperti il virus, se contratto nei primi mesi di vita del bambino, provoca forme di bronchiolite gravi con manifestazioni cliniche nelle basse vie respiratorie, mentre nei bambini più grandi e negli adulti si risolve con sintomi lievi, come rinofaringite, febbre o tosse. Tuttavia i neonati sono spesso protetti dagli anticorpi materni che si trasmettono attraverso la placenta.

Ecco i consigli dei pediatri ai genitori: “Prima di tutto – ha proseguito Cella – è importante ancora una volta dare risalto alla prevenzione. Questo virus, al pari altre patologie virali, si diffonde con la mancata e scrupolosa osservanza delle più elementari norme igieniche. Norme che abbiamo imparato ad osservare in questi ultimi due anni di pandemia. Il lavaggio delle mani è fondamentale per ridurre qualsiasi tipo di virus. I bambini, nei primi giorni e mesi di vita, possono sviluppare infezioni delle alte vie che possono creare gradualmente una forma di impegno respiratorio. Non esiste una terapia specifica per la cura virus sinciziali, ma esistono terapie di supporto. Quando la situazione diventa più impegnativa di un banale raffreddore, occorre farla valutare dal proprio pediatra, per ricorrere o meno all’ospedalizzazione che comunque si attua solo nei casi più estremi”.

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