Giovani a Nel Mirino: “Non siamo svogliati, la nostra è una bellissima gioventù”

05 Novembre 2021 22:30

Nuova puntata per “Nel Mirino”, il format di approfondimento di Telelibertà disponibile online e fruibile in diretta ogni venerdì sera sul canale 98 del digitale terrestre.  Protagonisti della puntata giovani piacentini con idee brillanti, i loro sogni, le speranze e le ambizioni. Il format, a cura del direttore Nicoletta Bracchi, ha provato così a trasmettere esperienze, storie, contenuti di una generazione che non ci sta più alla narrazione dei “giovani svogliati” e nemmeno a quella del “è colpa del Covid”, ma che si rimbocca le mani e “fa cose”, come detto anche da uno degli intervistati, lo startupper Riccardo Michelini. “Una bellissima gioventù”, ha osservato in apertura Bracchi, “da comunicare, ma proprio per questo prima ancora da conoscere”.

E allora eccoli i racconti di Greta, Riccardo, Elisa ed Emanuela, nel cui mondo “Nel Mirino” ha provato a entrare per capire come ci si sente a essere giovani e ad avere un sogno nel cassetto oggi, dopo la peggior parte della pandemia e con nuove difficoltà sanitarie da affrontare. Sulla falsa riga del podcast “Giù la mascherina”, “ci siamo chiesti quali fossero le aspirazioni dei giovani ora, che terreno stiano calpestando e come lo Stato possa supportare nuove e lodevoli iniziative”, sottolinea Thomas Trenchi, giornalista di Telelibertà. A seguire gli ospiti: Greta Bernardi, 24 anni, responsabile del progetto “Youth Worker”, cofinanziato da Regione Emilia-Romagna: “Il nostro fine è unire domanda e offerta di mercato, valorizzando sia il territorio che i giovani che lo vivono. L’idea tiene assieme otto comuni dell’unione montana Valli Trebbia e Luretta e diverse associazioni”. C’è poi chi si confronta sì, ma col passato, e a volte remoto, come Elisa Monfasani e Emanuela Fistos, restauratrici di tessuti tessili antichi come arazzi, manufatti in pelle e opere d’arte. Giovanissime, Emanuele e Elisa hanno deciso di aprire il loro laboratorio a Bobbio, dal nome Festìna-lente, locuzione latina che tradotta vuol dire “affrettati lentamente”: “Bobbio è un centro che per storia e tradizione ci offre le condizioni perfette per un lavoro, come il nostro, che nella tradizione è radicato. Tempi lenti, lavoro di pazienza e ricerca che può durare mesi o anni, soprattutto per gli arazzi. Nel nostro campo non è importante il luogo ma le opere d’arte”. C’è infine la testimonianza di un neo-startupper, Riccardo Michelini, cofondatore di un progetto su sostenibilità ambientale e alimentare, con “pochi anni” ma tante idee in testa. “Raccogliamo le informazioni (impatto sociale, qualità, sicurezza e sostenibilità) relative ai prodotti, rendendole così accessibili a tutti con la nostra app da mobile. Ora è in versione Beta ma da dicembre sarà commercializzata. Ciò che può essere complesso viene spiegato con uno strumento immediato”.

https://youtu.be/p0dG8xFEhx8

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