“Esperienze che aprono la mente”: la nuova offerta formativa del Polo Mattei

09 Dicembre 2021 17:16

Si intitola “La scuola che vorrei”, ma al polo scolastico Mattei di Fiorenzuola è già una imminente realtà. Una scuola che si integra con il territorio, che crea relazioni tra gli studenti e il mondo del lavoro. Una sinergia tra l’istituto e le imprese resa possibile dalla cooperazione con Confindustria Piacenza che ha messo a disposizione professionalità e aziende.

L’obiettivo di questo progetto, presentato da Rita Montesissa, preside dell’istituto scolastico, e da Cristina Repetti di Confindustria, e che ha coinvolto le Università e i centri di ricerca del territorio, è quello di preparare i giovani alle professioni del futuro con una offerta formativa che alle conoscenze scolastiche integra esperienze, valori e competenze, e si concretizza in una proposta partecipata per il prossimo quinquennio di tutti gli indirizzi della scuola.

Il fulcro attorno al quale ruota questo nuovo modo di fare formazione è “insegnare agli studenti di pensare in termini complessi, imparando ad approcciare, affrontare e integrare differenti punti di vista e differenti discipline – come illustrato da Pierpaolo Triani, professore di pedagogia generale e sociale dell’università Cattolica – pensare quindi in modo integrato oltre che sostenibile e solidale”.

L’integrazione tra cultura umanistica e formazione tecnica e scientifica diventa così la base – essenziale nelle professioni di domani – per un sapiente uso delle nuove tecnologie orientato al bene comune e sociale.

Altro punto fondamentale, come spiegato dalla professoressa del Liceo delle Scienze Umane, Michela Pisu, è “la comunicazione intesa come elemento di unione con qualcosa o qualcun altro, che permetta di accompagnare la crescita tecnologica con la conoscenza umana, perché l’uomo deve sempre rimanere al centro”.

Tutto questo si concretizzerà con tre progetti orientati alla comunicazione intesa i tutte le sue forme, dalle più antiche come il teatro a quelle più contemporanee, che verranno migrate dalla teoria alla pratica con esperienze di laboratorio creativo.

Il coinvolgimento delle professionalità delle aziende di Confindustria – le “curvature”, per utilizzare il linguaggio proprio del comitato tecnico scientifico che ha curato il progetto – si estenderà anche agli ambiti economici, con project e risk management e con digital marketing, tecnico-professionali con programmi di robotica e automazione trasversali a tutte le materie, e scientifici in modo particolare orientati all’ambiente e alla salute, passando per l’agricoltura sostenibile.

Il segnale, forte e chiaro, che arriva dal progetto e concretizzato nella offerta formativa del polo Mattei, è la ormai inevitabile e indispensabile necessità di fare esperienze “che aprano la mente”, come spiegato da Ilenia Toscani, team leader di Biffi Italia, verso una inclusività globale perché “al giorno d’oggi è indispensabile non solo avere padronanza della lingua inglese, ma anche essere in grado di confrontarsi e integrarsi con persone, colleghi o interlocutori che siano – di altre nazioni e di altre culture”, magari distanti migliaia di chilometri dalle proprie abitudini.

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