Guardia medica da Ferriere a Bettola e da Ottone a Bobbio: la protesta del sindaci

28 Dicembre 2021 18:24

La guardia medica di Ferriere trasferita a Bettola, quella di Ottone a Bobbio. La comunicazione è stata data nel corso della Conferenza sociosanitaria di oggi.

IL COMMENTO DI FERRIERE
“Una scelta drammatica per la nostra comunità, una decisione definita inevitabile dall’Ausl in considerazione dell’indisponibilità di medici e dell’emergenza in corso”. Così il sindaco di Ferriere Carlotta Oppizzi.

“Per Ferriere – interviene il sindaco – si prospetta un inizio di anno senza l’unico presidio di assistenza medica rimasto finora attivo nel nostro paese e anche in quello di Farini che, da anni, non può contare sulla presenza di un medico nel punto di primo intervento. In realtà il problema della guardia medica di Ferriere e quello del medico a Farini – prosegue Oppizzi – sono stati sollevati più volte prima della pandemia e successivamente ogni volta che ministri, presidenti e assessori sono venuti sul territorio a spiegarci l’importanza della sanità territoriale e ad annunciare il ripristino di servizi, sempre altrove. Credo profondamente che quando si parla di salute delle persone i numeri non contino e che ci sia un livello minimo di assistenza e di servizi che è necessario garantire a tutti, indipendentemente da qualsiasi conteggio, economicità o appartenenza”.

IL COMMENTO DI OTTONE
Altrettanto duro il commento del sindaco di Ottone, Federico Beccia: “Non comprendiamo le ragioni di questa decisione, visto che il sistema di guardia medica a Ottone ha sempre funzionato al meglio. Piuttosto, visto che Bobbio ha già un ospedale, spostino la loro qui. Contrasteremo questo accorpamento, non si può lasciare la nostra comunità senza un servizio così importante. Piuttosto si torni alla situazione legata all’emergenza del crollo del ponte Lenzino, con un’ambulanza con personale del 118  sempre presente sul territorio”.
Beccia si dice pronto “a pagare di tasca proprio” per il mantenimento del servizio, annuncia che si rivolgerà al più presto al presidente della Regione Stefano Bonaccini ed è pronto ad aderire alla protesta annunciata per il primo gennaio dalla collega Opizzi.

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