Il virus dimezza gli ingressi in palestra. Aumentano, invece, le spese per le bollette

05 Gennaio 2022 08:48

Palestre semi-deserte, ma bollette alle stelle. Amaro l’inizio dell’anno per i proprietari e i dipendenti degli impianti sportivi, letteralmente svuotati dalla variante Omicron.

“Abbiamo davanti un primo trimestre infernale – è il commento di Nicola Vitali di Activa che ha in gestione diverse piscine della città e della provincia – noi fino al 10 gennaio abbiamo sospeso i corsi per bambini e adulti, la paura più grande arriverà dopo quella data”.

Concorde anche Daniele Bavagnoli dell’Acrobatic Fitness: “Si consideri che normalmente registriamo 1000 ingressi al giorno: oggi ne facciamo al massimo 600 – spiega – si lavora a metà. Anche per questo fino al 15 abbiamo sospeso diversi corsi, circa il 30 per cento, perché non si può attivarli con pochissime persone. Chiaramente anche il nostro personale risente della situazione: in questi ultimi 10 giorni siamo sotto di circa il 40 per cento”. Sul fronte bollette, Bavagnoli parla di “aumenti spaventosi delle spese per il riscaldamento”.

A mettere le cifre nero su bianco è Camilla Lusardi di Le Club: “L’ultima bolletta del gas era quasi triplicata: parliamo di circa 10 mila euro – afferma – registriamo un 50 per cento in meno negli ingressi”.

Alla Yama Arashi di Gianfranco Rizzi il personale non ha subito cali a causa di contagi e quarantene: “Per ora tutto bene – dichiara – abbiamo anche mantenuto la nostra attività, con un po’ meno affluenza”.

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