Fiera cancellata, bollette e green pass, Federalberghi: “Momento drammatico”

15 Gennaio 2022 12:20

Non è facile delineare un bilancio che rappresenti complessivamente lo stato di salute del settore turistico piacentino durante l’emergenza sanitaria. Per quanto riguarda le strutture alberghiere della città, si è espressa Ludovica Cella, presidente di Federalberghi: “Il 2019 è stato un anno di netta ripresa, il 2020 non può che essere considerato un anno da dimenticare; infine, nel 2021 siamo riusciti a contenere i danni derivanti dal proseguo della pandemia, anche grazie a un lavoro sinergico tra Piacenza Expo e l’assessorato alla cultura e al turismo” parole che aiutano a comprendere meglio le montagne russe all’interno delle quali sono stati catapultati tanti lavoratori del settore terziario.

Tra le note positive, o comunque meno negative, riportate da Ludovica Cella, risulta la tenuta del comparto alberghiero cittadino durante l’anno appena passato: “la nostra città nel 2021 ha registrato ovviamente un calo di presenze rispetto al 2019 – spiega la presidente di Federalberghi – ma siamo riusciti a contenere i danni abbastanza bene”. Infatti, il settore alberghiero durante il 2021 ha subito un calo di clienti rispetto al 2019 del 17%. Nello stesso periodo, province vicine come Parma e Reggio Emilia hanno subito un impatto di oltre il 40%. Inoltre, tiene a precisare Cella “per la prima volta da 25 anni di attività ad agosto abbiamo avuto turisti in città”.

Piacenza è quindi cresciuta dal punto di vista attrattivo. Secondo Cella è grazie soprattutto a eventi del calibro delle mostre dedicate al Ritratto di Signora di Gustav Klimt, l’installazione di Mimmo Palladino in piazza Cavalli ma non solo, anche le manifestazioni sportive hanno contribuito a rilanciare il turismo cittadino. “A volte non si comprende quanto eventi come il passaggio del Giro d’Italia e l’organizzazione del 40° Italian Bowl possano accendere l’interesse verso il territorio sia per assistere agli eventi, ma in particolare in ottica futura” afferma l’imprenditrice.

“I soldi investiti in cultura riportano sempre una resa sul territorio” evidenzia Cella che tiene a rimarcare come in provincia di Piacenza non ci sia solo l’enogastronomia tra i punti forti da offrire a potenziali turisti. “I prodotti enogastronomici sono un aspetto delle peculiarità che ci contraddistinguono agli occhi dei turisti – spiega – i cavalli trainanti però sono cultura, storia e l’organizzazione di eventi d’interesse”.

Per quanto riguarda l’anno appena iniziato, invece, c’è molta amarezza nelle parole di Ludovica Cella: “é un momento drammatico che dobbiamo riuscire ad assimilare”. Stato d’animo provocato dalla scelta del Comune (in accordo con Azienda sanitaria locale e Regione) di annullare il 70° Campionato mondiale di ornitologia, in programma all’ente fiera di Le Mose dal 14 al 24 gennaio. “Una manifestazione che prevedeva l’arrivo di 600 espositori che si sarebbero fermati a Piacenza per venti giorni – riporta Cella – senza contare il numero di giudici, turisti e appassionati dell’argomento”.

Oltre all’avvio di anno non semplice, Ludovica Cella esorta le istituzione ad alleggerire il carico di responsabilità addossato sui gestori di alberghi e attività recettive. “C’è troppa burocrazia e in più pare assurdo il rincaro bollette che stiamo subendo”. Altro aspetto che rende delicato pensare al prossimo futuro del settore è legato alle disposizioni riguardanti il Green pass. “Un problema enorme perché preclude a tanti turisti e lavoratori stranieri la possibilità di arrivare a causa delle differenti normative in tema di vaccinazioni” spiega Cella che conclude: “abbiamo tante opportunità sulla carta, ma purtroppo siamo appesi al filo della pandemia e agli sviluppi che avrà su tutto il settore”.

Ludovica Cella

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