Pubblica Sant’Agata, torna libera Katia Sartori. Annullata ordinanza del Gip

02 Febbraio 2022 10:17

L’ex presidente della Pubblica assistenza Sant’Agata, Katia Sartori, è tornata in libertà in attesa del processo, dopo essere stata nel giro di tre mesi e mezzo arrestata, rilasciata, nuovamente rimessa ai domiciliari e ora appunto “libera senza nessuna prescrizione”, conferma l’avvocato Angela Maria Odescalchi. Il Tribunale del riesame di Bologna ha annullato l’ordinanza del giudice per le indagini preliminari di Piacenza che a inizio dicembre aveva disposto la misura cautelare nonostante Sartori fosse stata già rimessa in libertà a novembre, un mese cioè dopo l’arresto con le accuse di falso in atto pubblico e peculato ai danni della organizzazione di volontariato che guidava dal 2018. L’avvocata aveva deciso di impugnare le esigenze cautelari subentrate a dicembre ritenendole non giustificate.

 

È ufficiale la convenzione fino al 31 dicembre 2023 tra il 118 e la Pubblica assistenza Valnure per la gestione del servizio “fisso” d’emergenza, ventiquattro ore su ventiquattro, a Rivergaro. Questo significa, tradotto, che in caso di necessità o incidente arriverà l’ambulanza della Valnure, ovviamente però da una sede che sarà attivata specificatamente nel territorio di Rivergaro. A metà ottobre, l’arresto della presidente della Sant’Agata Katia Sartori – ora libera in attesa del processo – ha portato al mancato rinnovamento delle cariche e del direttivo a fine anno, all’espulsione dell’organizzazione da Anpas, alla sospensione da Ausl e alla necessità, da parte delle altre Pubbliche, di coprire i turni perché non si restasse senza un riferimento sanitario fondamentale.  Adesso il periodo di emergenza sembra finito e la “Valnure”, la Pav, come viene chiamata, si occuperà stabilmente del territorio: “In questi mesi di necessità, in collaborazione con Paolo Rebecchi e Claudia Boselli, abbiamo coperto circa l’ottanta per cento dei turni altrimenti scoperti”, spiega Giorgio Villa, presidente della Pubblica assistenza Valnure, che ha sede centrale a Pontedellolio da almeno trent’anni e in forze conta oltre 200 volontari. “Ci tengo a ringraziare tutti coloro che in questi mesi difficili si sono messi a disposizione con sforzo per nulla scontato, dedicando tempo alla popolazione rivergarese, non solo del capoluogo ma anche delle frazioni e paesi limitrofi. E un ringraziamento va di sicuro al coordinatore del 118 Stefano Nani. Siamo riusciti a non lasciare mai un solo turno scoperto a Rivergaro”.

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