Cerignale fa “scudo” a Castelli, “no comment” a Corte Brugnatella

11 Febbraio 2022 18:35

Un vero e proprio terremoto ha colpito l’intera alta Val Trebbia. Dopo un giorno dalla pubblicazione dei primi articoli riguardanti la maxi operazione portata avanti dai carabinieri del Comando Provinciale di Piacenza i volti dei residenti nei comuni di Cerignale e Corte Brugnatella dicono molto degli stati d’animo che prevalgono in queste ore. E’ tanta l’amarezza e ancora di più la sorpresa nell’apprendere i diversi capi d’accusa rivolti nei confronti degli ormai ex sindaci Massimo Castelli e Mauro Guarnieri.

Sono giorni tristi e bui in alta Val Trebbia e il cielo grigio che sovrastava le colline e le montagne attorno ai paesi coinvolti dall’indagine sembra averlo capito. C’è delusione, ma anche la speranza che al termine di tutto la situazione si possa risolvere al meglio. Sono tanti i residenti che preferiscono non commentare dell’indagine e dell’incarcerazione di Castelli e Guarnieri. Altri si dicono dispiaciuti e alcuni cercano di aggrapparsi sulle qualità umane di persone che prima di essere sindaci sono amici della gran parte dei residenti che vivono in alta Val Trebbia.

A Cerignale è chiuso l’albergo di proprietà della madre di Castelli al centro delle indagini dei carabinieri. Ma nei pressi dell’attività i residenti fanno quadrato attorno all’ex sindaco. “Amico sincero e uomo che ha fatto tanto per il borgo” le parole degli intervistati. Per uno di loro “Massimo era ed è una brava persona fino a prova contraria” e ancora “siamo addolorati, spero che tutto si risolva al meglio per lui e per il paese che è così bello grazie al suo impegno e ai suoi sforzi”.  Per un anziano residente che stava per entrare nell’ufficio delle poste – situato proprio sotto gli uffici del comune di Cerignale – Castelli “era ed è un grande Sindaco, senza di lui il paese non può andare avanti”. Al centro del borgo c’è una piccola quanto importante bottega che offre tantissimi servizi ai residenti. La proprietaria è Bruna Nobile che tiene a mostrare la sua vicinanza per Castelli: “Avrà fatto degli sbagli, ma ha fatto anche molto bene – le sue parole – e il bene noi l’abbiamo visto. Siamo senza parole, non ce lo aspettavamo perché è una persona buona”.

Scendono da Cerignale verso il comune di Corte Brugnatella, la voglia di parlare è sempre meno. Troppo difficile spiegare a parole il terremoto che ha investito la zona. Tra chi, sotto voce, afferma di essere deluso e i molti “no comment”, solo una commerciante di Marsaglia (la frazione più popolosa del comune) ha provato a definire il suo stato d’animo: “Sono sotto shock, siamo sconvolti per una situazione che non ci saremmo mai aspettati di vivere”.

Anche a Ozzola – piccola località sopra Marsaglia dove, secondo le indagini, un parroco avrebbe consegnato soldi in cambio di voti per Guarnieri alle elezioni del maggio 2019, in accordo con Castelli e l’imprenditore Nunzio Susino – i pochi residenti con i quali siamo riusciti a interagire preferiscono non parlare.

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