Firme anomale alle elezioni del 2020: patteggiamento per Stragliati, Saccardi e Tribi

18 Febbraio 2022 16:23

Valentina Stragliati, consigliere regionale della Lega, e Mauro Saccardi, consigliere comunale del gruppo misto, hanno patteggiato una pena di cinque mesi e dieci giorni. Romano Tribi, invece, un anno e sei mesi. Si è chiusa in tribunale la vicenda delle anomalie nell’autenticazione delle firme raccolte in appoggio alla lista del “Popolo della famiglia”, compagine che avrebbe dovuto sostenere la candidatura a presidente di Lucia Borgonzoni alle regionali del 26 gennaio 2020, ma che venne esclusa all’ultimo per vizi formali.

Tribi, ex Udc, Popolari Liberali e Pdl, era accusato di aver materialmente falsificato le firme. Stragliati e Saccardi di averle autenticate nel loro ruolo di pubblico ufficiale.

Con questa pena l’esponente leghista mantiene il suo seggio in consiglio regionale. “Come hanno già avuto modo di dichiarare i miei difensori – dice Stragliati – mi ritengo estranea ai fatti contestati, perché tratta in errore da altri e tradita nella mia buona fede. E’ stata un’esperienza dolorosa di cui farò tesoro. Dalle carte processuali emerge chiaramente che non ho tratto alcun vantaggio, né economico, né politico. E di questo credo che anche il pm se ne sia convinto, tanto che ho deciso, su consiglio dei miei legali, di chiudere definitivamente la vicenda con un patteggiamento al minimo della pena”.

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