Le donne ucraine si uniscono nel dolore e chiedono aiuto: “Non lasciateci sole”

26 Febbraio 2022 13:43

Sguardo basso, lacrime che rigano il volto. E’ dignitoso il pianto delle donne ucraine, che stamattina, 26 febbraio, si sono date appuntamento, dopo la messa in San Savino, ai giardini Margherita di Piacenza. Dignitoso quanto la vita che hanno scelto di trascorrere qui in Italia, anche nel Piacentino. La maggior parte di loro ha lasciato il proprio paese per garantire un sostentamento alle famiglie di origine. Vivono lontano da casa e si prendono cura dei nostri anziani. Oggi, però, sono loro ad aver bisogno del nostro sostegno. “Vi chiediamo di non lasciarci sole” dicono con la voce rotta dall’emozione. Il nostro Paese è entrato in guerra e i nostri mariti, figli, nipoti e genitori sono là, in balìa delle bombe e della fame. “Stop all’aggressione della Russia” – ripetono- implorando il resto d’Europa e l’America di fare qualcosa per salvare i loro cari. “Mi figlia e mio genero sono militari – racconta una donna – in questo momento stanno portando in salvo anziani e bambini. Hanno impiegato 50 ore per compiere mille chilometri, attraversando città fantasma”. Una scrittrice ucraina, presente alla manifestazione, racconta: “Mio figlio e mia nuora hanno trascorso due notti nelle cantine. Lei è medico e lui ha fatto servizio militare. Hanno una bimba di tre anni e non sanno cosa ne sarà del loro domani”.

“Il nostro popolo sta resistendo con coraggio e dignità, ma da solo non può farcela. Putin si sta preparando, militarmente, da 20 anni, non possiamo credere che l’Ucraina abbia gli strumenti per andare avanti in questa guerra. Abbiamo bisogno di essere aiutati”- ha spiegato un’altra manifestante.

SERVIZIO DI MARZIA FOLETTI

 

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