San Giorgio: Comune e parrocchia insieme per dire “Stop alla guerra”

03 Marzo 2022 02:46

“Siamo tutti impauriti, impotenti e disorientati di fronte alla follia della guerra, ma la comunità di San Giorgio, in questo drammatico momento, esprime vicinanza alle cittadine e ai cittadini ucraini che vivono nel nostro territorio” l’abbraccio di Don Claudio Carbeni, rivolto a una decina di donne ucraine invitate nella chiesa parrocchiale del paese per un momento di preghiera aperto a tutta la cittadinanza. “La nostra Europa, dopo anni di relativa pace, è ripiombata in una guerra inutile solo per l’ostinazione di capi di governo ai quali non interessa la pace e la pena dei popoli, essendo spinti nella loro opera politica solo dalla sete di potere” la forte affermazione del parroco.

Nel pomeriggio di ieri, la chiesa di San Giorgio era gremita di persone accumunate dal desiderio di mostrare la propria vicinanza e solidarietà alla rappresentanza di cittadine ucraine che da anni lavorano e vivono nel paese del drago. L’iniziativa è stata ideata e organizzata sinergicamente dall’amministrazione comunale e della parrocchia. Al momento di preghiera e di confronto avvenuto in chiesa hanno partecipato anche tanti studenti del comprensorio scolastico sangiorgino. “Sono qui con noi due ragazzi per ogni classe delle scuole medie e gli alunni delle classi quarte e quinte delle elementari” ha sottolineato l’assessore alla partecipazione Samuele Uttini, con lui l’assessore al sociale Maria Letizia Ferrero, visibilmente emozionata e il primo cittadino Donatella Alberoni. “Una situazione che fa paura e che mette timore, siamo vicini alle nostre concittadine e preghiamo per la pace in Ucraina, ma non solo: i nostri pensieri vanno a tutti i conflitti che affliggono il mondo” le parole del Sindaco.

“L’ampia partecipazione da parte dei sangiorgini a questo evento è la dimostrazione di quanto questo tragico problema sia sentito dalla comunità” ha spiegato Alberoni. “Nella complessità degli eventi odierni, la nostra piccola voce vuole dire con fermezza che l’unica strada da percorrere è quella della pace e quella del sentirsi un’unica grande famiglia” ha concluso Don Claudio. In rappresentanza delle cittadine ucraine di San Giorgio, Olga, sul sagrato della chiesa si è fatta portavoce della seguente richiesta: “Chiediamo a Putin di lasciarci liberi, non possiamo scappare dalla nostra terra, dalle nostre case. Rivogliamo la pace, vogliamo la nostra Ucraina”.

IL SERVIZIO DI MARCO VINCENTI:

 

 

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