A Piacenza già 700 profughi ucraini. “Daremo risposta adeguata all’emergenza”

15 Marzo 2022 00:39

Ieri a mezzogiorno erano più di settecento i profughi ucraini, soprattutto donne e bambini, arrivati nel Piacentino e registrati dalla questura. Venerdì sera non erano ancora seicento. “Ci stiamo muovendo a tutti i livelli, ci sono criticità che stiamo cercando di affrontare tutti insieme, compreso il reperimento di alloggi”, spiega il prefetto Daniela Lupo, che ricorda la convocazione continua di tavoli allargati ad associazioni di volontariato, enti locali, realtà religiose, Caritas, Croce Rossa, Anpas, Protezione civile, solo per citarne alcune.

“Vogliamo costruire una risposta adeguata al flusso di profughi, arrivano alla spicciolata, sono soprattutto ospiti di familiari, o in appartamenti dati loro in spirito solidaristico”. Ma il circuito della sola solidarietà non può bastare, almeno non nel lungo periodo: “Per questo abbiamo rafforzato anche la rete dei centri di accoglienza straordinaria, i Cas (Centri di accoglienza straordinaria n.d.r.), per chi non sa dove andare”.

Ieri si è riunita anche la cabina regionale: il presidente della Regione Stefano Bonaccini, commissario delegato all’emergenza, ha proposto l’istituzione di un contributo di autonoma assistenza, da parte del governo: si tratta cioè di un aiuto alle famiglie che stanno accogliendo ucraini in fuga dalla guerra e hanno messo a disposizione alloggi e spazi.

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