Ministro Garavaglia in Confcommercio: “Lavoro in rete per la promozione”

04 Aprile 2022 12:35

Marketing territoriale, promozione delle eccellenze locali, formazione degli operatori, organizzazione e collaborazione fra tutte quelle realtà che dal flusso di turisti e visitatori traggono benefici economici e occasioni di crescita: di tutto questo si è parlato ieri, domenica 3 aprile 2022, con il ministro del Turismo Massimo Garavaglia nella sede di Confcommercio Piacenza, dove il titolare dell’importante dicastero è stato ospite per un incontro con i vertici dell’associazione di categoria e delle sue varie ramificazioni.

Tanti i temi affrontati nel corso dell’appuntamento piacentino con il ministro Garavaglia, che si colloca in un periodo particolarmente complesso per il sovrapporsi della crisi causata dall’impennata del costo di materie prime ed energia, gli ultimi strascichi del Covid e l’esplodere del conflitto in Ucraina.

“Un quadro d’insieme preoccupante che non deve però distoglierci dall’impegno a investire per una risorsa tanto importante per l’economia del Paese come il turismo – commenta Raffaele Chiappa, presidente di Confcommercio Piacenza, riassumendo i contenuti dell’intervento di Garavaglia – Nello specifico, parlando del Piacentino e delle sue eccellenze, è emersa ancora una volta la necessità di come per promuovere al meglio il nostro territorio ci sia bisogno di formazione, marketing turistico, professionalità, condivisione e sinergie tra i vari operatori del settore”. Un “lavoro in rete” tra le varie anime sociali, culturali ed economiche che il Piacentino, purtroppo, non sempre in passato ha saputo mettere in campo: “Invece è proprio nell’incontro fra sinergie e nella visione d’insieme che si genera un lavoro strutturato nel tempo che permette di ampliare i flussi turistici e di distribuirli nel corso dell’intero anno” sottolinea Chiappa.

Per arrivare a tale obiettivo, è stato rimarcato nel corso del confronto, è importante che tutte le voci di uno specifico territorio sappiano dialogare per una valorizzazione comune: arte e cultura, divertimento e tempo libero, enogastronomia e storia possono essere altrettanti vettori di un turismo sempre più alla ricerca di una “lentezza ragionata” e di uno stile di vita lontano dai ritmi frenetici di una certa offerta.

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