Al Collegio Alberoni la “resistenza” dei quattro seminaristi ucraini

06 Aprile 2022 02:45

In silenzio e con discrezione, anche nel Collegio Alberoni di Piacenza si organizza la “resistenza” ucraina.
Studiano qui quattro seminaristi Mykhailo Chypesh, Ivan Kish, Volodymyr Fedelefh e Vitalii Popovych, tutti provenienti dalla regione della Transcarpazia. Ai confini con Ungheria, Slovacchia e Romania è una delle due zone, assieme al Cernovcy, non bombardate dai russi.
Greco-cattolici di rito bizantino, studiano a Piacenza già da sei e cinque anni. Due sarebbero già pronti per diventare preti, ma a fine corso andranno a Roma per una specializzazione; agli altri due manca ancora un anno piacentino.
Grazie alle raccolte nelle parrocchie in cui prestano servizio durante il fine settimana – Borgonovo, Santissima Trinità e Corpus Domini – sono stati riempiti di aiuti due furgoni che, assieme ad altre tre provenienti da Roma, hanno portato dieci tonnellate di generi umanitari a Bratislava (in Slovacchia). Da lì hanno poi raggiunto le case di Kiev e Kharkiv.
Tutti gli aiuti sono partiti sotto l’egida dei padri Vincenziani (la congregazione che forma i futuri preti al Collegio Alberoni) e sono stati recapitati direttamente alle strutture vincenziane presenti in Ucraina affinché venissero distribuiti alla popolazione.

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