Peste suina africana: “Restrizioni a Ottone e Zerba per prevenire la diffusione”

25 Maggio 2022 18:25

La Regione in campo per prevenire la diffusione della peste suina africana tra i cinghiali selvatici in Emilia-Romagna e proteggere i suini allevati. E’ stata approvata infatti un’ordinanza che detta restrizioni, in particolare nei Comuni di Zerba e Ottone, volte a controllare la diffusione dell’infezione.

L’Emilia-Romagna, al momento considerata indenne dalla peste suina africana, ha deciso di adottare misure urgenti per prevenire la malattia, in particolare proprio nella zona del piacentino perché a contatto con l’area di restrizione dove sono presenti i casi confermati.

La peste suina africana sta destando molta attenzione per i casi recenti che si sono verificati in provincia di Roma, mentre resta alta l’attenzione per la situazione dell’infezione in Piemonte e in Liguria, dove dopo il primo caso confermato il 7 gennaio scorso a Ovada, in provincia di Alessandria, sono attualmente 124 i casi accertati.

“Per questo motivo – riferiscono dalla Regione – l’assessorato alle Politiche per la Salute, ha manifestato nei giorni scorsi preoccupazione al Commissario straordinario, Angelo Ferrari, mettendo a conoscenza anche il Ministro per la Salute, Roberto Speranza e sollecitando l’immediata messa in atto della strategia per eradicare la malattia raccomandata dagli esperti inviati in Italia a febbraio dalla Commissione europea”.

L’assessorato regionale all’Agricoltura, ha fatto presente nelle scorse settimane al ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Stefano Pattuanelli, e al Sottosegretario al Ministero della Salute; Andrea Costa, come tutti gli strumenti consentiti dalla legge rivolti al contenimento della specie siano stati attuati ed implementati in Emilia-Romagna.

La Regione ha, inoltre, messo a punto un piano regionale di interventi urgenti per la gestione, il controllo e l’eradicazione della peste suina africana, che prevede anche un piano di emergenza da mettere in atto nel caso in cui l’infezione dovesse entrare nel territorio regionale. La peste suina africana non si trasmette all’uomo, ma rappresenta un rischio esclusivamente per i suini (maiali e cinghiali), che sono gli unici animali colpiti. È causata da un virus scarsamente soggetto a mutazioni per cui, a differenza di altre infezioni, si può escludere anche il potenziale ‘salto di specie’.

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