“Soffierà il vento forte della vita”. Una messa per ricordare i ragazzi del Brentei

17 Luglio 2022 19:39

C’è un motivo per cui, ogni anno, la messa del 17 luglio nella chiesa di Nostra Signora di Lourdes incomincia con un canto che dice: “Soffierà il vento forte della vita”. In questo giorno, la comunità parrocchiale si ritrova a ricordare chi la vita l’ha persa troppo presto, trentuno anni fa: Carlina Acerbi, Cinzia Ballestri, Francesco Boselli, Matteo Ferdenzi, Michele Ferrari, Andrea Rubbino e il loro seminarista Nuccio Sebastiano Malaponti sono i ragazzi uccisi nell’estate del 1991 da una slavina al Brentei, destinati a essere sempre giovani, giovanissimi mentre i loro amici, i loro familiari sono cresciuti. Hanno messo su famiglia, hanno figli a loro volta come Giovanni e Alessandro che ieri non sono mancati. Alcuni genitori di allora oggi sono nonni, altri sono rimasti genitori di ragazzi che non ci sono più, ma che restano vivi, presenti nella memoria di ognuno e di un’intera comunità.
Anche stavolta la chiesa si è riempita per la messa: a celebrarla, come sempre, è stato don Giuseppe Basini che trentuno anni fa accompagnava i ragazzi al Brentei e che in tutto questo tempo è sempre stato presente. Anche ieri non è mancato, accanto al parroco di Nostra Signora di Lourdes don Giuseppe Lusignani.
“I nostri ragazzi” – come da sempre li chiamano i parrocchiani di Nostra Signora di Lourdes – avevano dagli 11 ai 13 anni, mentre il seminarista Nuccio che li accompagnava appena 25. Era il 17 luglio 1991 quando una colata di neve e grandine li travolse, uccidendoli al Brentei, dove domenica 24 alle 10 verrà celebrata un’altra messa a ricordo: allora il vento della vita sembrava essersi fermato. Ma è stato solo per un attimo, perché da trentuno anni non ha più smesso di soffiare.

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