Foce Trebbia, l’oasi del parco fluviale si è trasformata in area degradata

26 Luglio 2022 04:00

Da oasi naturalistica a zona degradata il passo è breve. Ne sa qualcosa l’area ricreativa situata ai piedi dell’argine di Borgotrebbia, un potenziale piccolo angolo di paradiso circondato dal verde all’interno del Parco regionale fluviale del Trebbia, area protetta a due passi dalla città. “Soffocato” più che circondato, dato che arbusti e piante – incolti ed evidentemente non curati da tempo – hanno letteralmente preso possesso di questa porzione di parco.

La segnalazione ci arriva da un cittadino che frequenta spesso la zona. L’area in questione è facilmente raggiungibile: dopo aver percorso l’argine per circa un chilometro e mezzo, a sinistra, si imbocca una stradina in discesa che conduce ad una piccola radura tra gli alberi. Qui sorgono alcune panchine, ora letteralmente inglobate dalla vegetazione, cresciuta a dismisura nel corso degli anni. “E’ un peccato vedere questa superficie conciata così” dicono sconsolati due anziani che quasi ogni giorno percorrono l’argine in lungo e in largo per tenersi in forma. “Sarebbe una meta ideale di gite e scampagnate in famiglia, un luogo perfetto per far giocare i bambini nella natura a due passi dal fiume. E invece, così com’è ora, appare poco fruibile, con cespugli alti come persone, una fontanella ora inutilizzabile, ovunque grossi alberi pericolanti o addirittura crollati rovinosamente al suolo. Ci piacerebbe vederla rimessa a nuovo, con le piante belle ordinate e curate, le panchine finalmente utilizzabili. Il verde è una risorsa troppo preziosa, specialmente di questi tempi. Occorre maggiore consapevolezza del patrimonio naturalistico che abbiamo, e di conseguenza maggiore cura e rispetto”. 

Nel tornare all’auto, che abbiamo lasciato nel parcheggio lungo strada dell’Aguzzafame, ci imbattiamo in un uomo che vive da queste parti. Ci invita a seguirlo nell’area gioco che sorge ai piedi della chiesa della Beata Vergine del Suffragio. “Di giorno – spiega – è frequentata da mamme con bambini e anziani, di notte è alla mercé delle bravate di ragazzini e balordi”. Non facciamo fatica a credergli: ovunque, infatti, si trovano cartacce e rifiuti di ogni genere, dalle bottiglie vuote di birra ai pacchetti di patatine. “Ogni mattina troviamo di tutto – conferma un altro residente -. Non rimane altro da fare che armarci di scopa e paletta, ripulendo l’area da cima a fondo”. Anche qui un po’ di cura in più, in questo caso da parte dei frequentatori notturni, non farebbe certo male.

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