A Campi di Ottone si fa festa alla lavanda, la coltura lilla che insegna a resistere

02 Agosto 2022 03:57

Gli scatti della festa sono di Ada Anselmi, fotografa dell’Appennino

Campi, comune di Ottone, è il paese color lavanda. La coltura resiste, ha bisogno di acqua una o due volte alla settimana in estate, solo una o due volte al mese in primavera e in autunno, mai in inverno; ed è bellissima.

Nel clima che cambia è una certezza ed è proprio intorno alla lavanda che alla cascina “Campo del gallo” di Aglio di Campi di Ottone i più piccoli hanno fatto giochi (tiro con l’arco, lancio del giavellotto, freccette, ciclo tappo, teatrino) e un girotondo, su invito degli organizzatori della festa, Corrado Piazzi e Tiziana Garaventa.

Una prima edizione destinata indubbiamente a proseguire nel tempo, vista la sensazione di meraviglia capace di suscitare la vista del colore per eccellenza considerato un antistress, il lilla.

La storia del primo campo coltivato a lavanda da Piazzi, ai piedi del monte Alfeo, inizia a ottobre 2018. A ottobre 2020 viene seminato anche il secondo campo, e porta con sé anche la domanda “Ora cosa ce ne facciamo?”.

Così nel novembre 2021 è nata l’idea di fondare l’Associazione culturale produttori di lavanda dell’Appennino piacentino, costituita da otto soci, cinque di Valnure e tre di Valtrebbia, per produrre oli essenziali, acqua floreale, miele e altri prodotti.

Nella vecchia stalla, intanto, si possono vedere le foto delle quattro stagioni di Campi. Sul palco il gruppo musicale genovese MeninDublino, da ascoltare su morbide balle di fieno al tramonto.

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